(ASI) Terni – L’Associazione Amici della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice - Delegazione di Terni ha organizzato nella giornata di lunedì una conferenza svolta presso la Biblioteca Comunale di Terni (Bct), dal titolo “I sistemi di difesa militare fra Seconda Guerra Mondiale e Guerra Fredda”.
L’evento è stato presentato dall’ Arch. Danilo Pirro, della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, che dopo aver illustrato l’importante attività dell’Associazione, attiva da diverso tempo nel territorio ternano, ha affrontato e presentato il tema della conferenza, relativa ai sistemi di difesa militare dando la parola a due ospiti davvero illustri: il Dott. Leonardo Malatesta, Direttore dell’Istituto Internazionale di Studi Storico Militari Divisione Pasubio e il Prof. Arch. Gregory Paolucci, Presidente dell’ Associazione “bunker Soratte”.
Il Dott. Leonardo Malatesta, storico militare, autore del libro “Viaggio nelle basi segrete della Nato West Star e Back Yard”, ed esperto dei Comandi protetti della Nato a nord – est.
Il Dott. Leonardo Malatesta ha illustrato in dettaglio durante il suo intervento , i due siti antisismici e antiatomici di Back Yard e West Star.
Il primo, Back Yard ("Giardino dietro casa") nome in codice militare della NATO che si riferiva al bunker segreto del Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa situato a Grezzana in provincia di Verona, fu scavato nella roccia del Monte Vicino, in una ex miniera, a circa 300 metri di altezza.
Il bunker fu progettato, come quello di West Star di Affi, tra il 1958 e il 1960, costruito tra il 1960 e il 1966, anno dell'inaugurazione operativa, rimase in funzione fino al 2000 quando fu dismesso da parte del Comando NATO di Verona. Mantenuto in prontezza operativa 24 ore su 24 anche in tempo di pace, era presidiato dal Gruppo misto telecomunicazioni di sostegno con il comando a Verona presso la caserma A. Li Gobbi. Fungeva da posto comando-controllo di riserva per l'organizzazione e la direzione delle esercitazioni NATO nello scacchiere nord occidentale italiano nel caso il sito principale di Affi fosse stato reso inefficiente nel corso di un ipotetico conflitto con il patto di Varsavia. Il bunker era costruito su un unico piano con tre tunnel a forma di tre ipsilon, possedeva tre entrate, Porta 1, 2 e 3, una centrale e due laterali, e si accedeva all'ingresso principale del sito da via Carrara tramite una strada sterrata.
Il Dott. Malatesta ha ripercorso tutto il sito anche grazie alla proiezione di immagini e planimetrie molto dettagliate che hanno permesso di ricostruire la vita militare all’interno del bunker segreto, inoltre grazie a questa attenta analisi è stato reso possibile l’individuazione di diverse spazi tra cui la sala atcc del 1° roc e la sala tlc del 1° roc. Ad oggi l'ingresso principale (Porta 1) è stato riempito da materiale e i due ingressi laterali (Porta 2 e Porta 3) sono stati murati.
Il secondo sito presentato dal Dott. Malatesta, è il bunker segreto West Star ("Stella d'Occidente”) del Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa situato ad Affi in provincia di Verona.
Scavato nella roccia del monte Moscal, il bunker fu progettato tra il 1958 e il 1960 e successivamente costruito tra il 1960 e il 1966. Fungeva da posto comando con centro trasmissioni strategico e controllo per l'organizzazione e la direzione delle esercitazioni NATO nello scacchiere nord orientale italiano.
Fino al 1999 il sito rimase sotto la responsabilità del Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa di Verona. In seguito passò al CAIS (Comando alleato interforze sud), sempre a Verona, fino al scioglimento del comando, il 1 luglio 2004. Da allora il sito venne affidato al JFCNP (Allied Jointo Force Command Naples) e la sua manutenzione venne affidata allo SDNEI di Verona (Support Detachment North East Italy).
A causa delle mutate esigenze operative è stato dismesso dalla NATO nel corso del 2007. Ad oggi viene gestita dal V Reparto Infrastrutture della difesa italiana con sede a Padova.
Persa la sua valenza strategico-militare, nel febbraio 2010 la giunta della Regione Veneto ha stanziato 300 000 euro, per la valorizzazione turistica culturale del rifugio anti-atomico denominato West Star di Affi.
Con i suoi 13.000 metri quadrati di estensione è stato il bunker più grande d'Italia ed era in grado di ospitare in caso di guerra circa 500 persone, tra civili e militari. L'impianto doveva servire da comando in caso di attacchi nucleari, chimici e batteriologici. La base era anche dotata di protezioni elettromagnetiche (EMP) per la sicurezza delle comunicazioni. Doveva offrire un sicuro rifugio al comando operativo congiunto nello scacchiere nord-orientale italiano e quindi poter ospitare in sicurezza lo stato maggiore. Anche in tempo di pace era operativo 24 ore su 24.
Il Dott. Malatesta, per descrivere al meglio questo bunker ha riprodotto tramite l’utilizzo di immagini e planimetrie gli ingressi principali Alfa e Beta e il tunnel che si trova a circa tre metri e mezzo, ricoperto interamente da cemento armato. Le immagini proiettate hanno illustrato inoltre le sale del bunker tra cui la sala Jcwr e la War room e la mensa che da spazio a diverse curiosità come la raffigurazione di paesaggi esterni montani e marittimi e altre sale all’interno del bunker molto interessanti.
Nel secondo intervento a cura del Prof. Arch. Gregory Paolucci, Presidente dell’ Associazione “bunker Soratte” e autore del libro “Il bunker del Soratte. Una montagna di storia” è stato illustrato proprio il Monte Soratte e il suo bunker, ripercorrendo tutta la storia dal Fascismo alla Guerra Fredda. Il Prof. Arch. Paolucci ha esordito nel suo intervento sottolineando il potenziale dell’Italia: “Un Paese pieno di gioielli sotterranei che finiscono nel dimenticatoio, questi luoghi devono essere inseriti nei percorsi turistici e storici perché sono dei veri e propri gioielli”.
“Bunker Soratte” è un'Associazione culturale formata da menti libere intellettualmente e politicamente, pensata con l'unico scopo di valorizzare, riesumare ed esorcizzare la storia, i miti e le leggende che gravitano attorno alle gallerie della ex-zona militare del monte Soratte.
La scelta del sito del Monte Soratte come nascondiglio super-protetto per “documenti, opere e persone” da parte del Duce Benito Mussolini ha radici ben lontane nella storia, con notizie e documenti che risalgono al Medioevo e ancor prima, ai popoli latini dei capenati e fallisci.
Nel 1937, per volere di Benito Mussolini, furono scavate nelle viscere del monte Soratte (40 km a nord di Roma, nel paese di Sant’Oreste), sotto la direzione del Genio Militare, numerose gallerie, che sarebbero dovute servire da rifugio antiaereo per poche persone con alti compiti di governo, in caso di attacco sferrato sulla Capitale: questa “cittadella” ancora oggi, rappresenta la più imponente opera ipogea di ingegneria bellica d’Italia (4,5 km totali). Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, la mastodontica “fortezza sotterranea” si prestò come validissimo nascondiglio per le truppe naziste guidate dal feldmaresciallo Albert Kesselring, che, nel 1943, vi installò il “Supremo Comando del Sud”. Il complesso resistette persino al pesante bombardamento del 12 maggio 1944, effettuato da due stormi di B-17 alleati. Successivamente, nel periodo che va dal 1967 al 1972, in pieno clima Guerra Fredda, furono segretamente ristrutturati quattro tunnel (cellule di sopravvivenza), sotto l’egida della N.A.T.O., che ne curò la progettazione: nacque così un bunker antiatomico per il Presidente della Repubblica, che, nei quaderni tecnici dell’A.I.E.A., viene definito come “perfetto esempio di struttura in grado di proteggere persone e documenti nel caso di una devastazione generalizzata”
Il presidente, Prof. Arch. Paolucci ha illustrato in modo dettagliato tutto il sito sia esternamente che internamente spiegando l’evoluzione storica e strategica del bunker.
Attraverso le immagini è stato possibile visionare i tunnel e gli spazi dove si trovano le sale comando e le sale con cinema, pub e sala da tè. Infine il Prof. Arch. Paolucci ha sottolineato la rilevanza strategica e civile dell’opera, infatti questo bunker si differenzia dagli altri proprio perché costruito per un progetto di continuità sociale e lavorativa a salvaguardia dei civili in una zona militare.
L'Associazione “Bunker Soratte” è una realtà senza scopo di lucro, che opera in due direzioni: la prima di ricerca e la seconda di diffusione dell'informazione. Gli iscritti all'Associazione effettuano continuamente indagini volte alla raccolta della maggior quantità possibile di materiale attinente il sito e la sua storia, con l'intento di costituire una memoria degli eventi legati alla costruzione del complesso e ai suoi successivi utilizzi.
Bunker soratte si propone di valorizzare e rendere fruibile tutto il complesso della Ex-zona militare del Monte Soratte attraverso una azione di volontariato culturale senza alcun fine di lucro. La possibilità di disporre di una immensa miniera storica, unica in Europa e ancora tutta da scoprire, dove si sovrappongono strutture della Guerra Fredda a quelle della Seconda Guerra Mondiale è uno stimolo formidabile che porta giovani e adulti alla ricerca documentaria su un sito ancora in gran parte oggi “classificato”, rimasto segreto e vincolato per oltre mezzo secolo.
L’Associazione oltre a proporre periodici eventi di apertura straordinaria del bunker al pubblico, è attiva nella ricerca storica presso i maggiori archivi storici europei ed internazionali promuovendo spesso gemellaggi, giornate di studio e convegni ove partecipano studiosi di fama internazionale.
Le attività di ricerca si svolgono anche attraverso missioni di studio che portano moltissimi giovani a ricercare informazioni e documentazioni all’estero venendo a contatto con realtà che difficilmente avrebbero conosciuto.
Proprio per questo motivo l'Associazione organizza visite guidate e eventi rievocativi; questi ultimi sono caratterizzati dalla presenza di allestimenti, ricostruzioni di postazioni militari con mezzi bellici e figuranti in uniforme organizzate anche grazie al prezioso contributo dell'Associazione Storico-Culturale “Vestigia Belli”.
È possibile vistare le gallerie del “Buker di Soratte” attraverso la prenotazione (obbligatoria), i riferimenti per richiedere una visita guidata o per ulteriori informazioni si trovano nel sito web www.bunkersoratte.it .
Fonte:
www.fondazionespirito.it
www.amicifusterni.blogspot.it
www.bunkersoratte.it
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia