Il percorso di oltre mille chilometri ha avuto inizio giovedì 6 giugno dal Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi dell’Università degli Studi di Palermo tra una folla di studenti ed appassionati; ad aprire la Manifestazione cinque vetture centenarie provenienti dal Regno Unito, Nazzaro Tipo3 Corsa del 1913 con la quale Felice Nazzaro vinse la Coppa Florio dello stesso anno, Mercedes e Peugeot GP del 1913, Straker Squire del 1910 e la più antica Fiat 28/40 del 1906.
Dopo la partenza, le vetture partecipanti hanno sfilato nel cuore di Palermo lungo Corso Politeama, passando dal Teatro Massimo per poi attraversare il centro storico di Alcamo alla volta di Erice, piccolo borgo di rara bellezza. Proseguendo lungo la costa più occidentale dell’isola, gli equipaggi hanno potuto ammirare il centro di Trapani e fiancheggiare le suggestive e brillanti saline di Marsala per poi concedersi un momento di relax durante la sosta pranzo sul mare. La prima tappa è ripresa nel pomeriggio in direzione Sciacca, transitando per Campobello di Mazara, patria della regolarità classica siciliana dove si sono svolte numerose prove cronometrate, nonchè città di origine del campione Giovanni Moceri, per poi concludersi ad Agrigento.
La seconda giornata di gara ha preso il via da Agrigento, immersa nello straordinario fascino storico della Valle dei Templi, in direzione del kartodromo Concordia, assoluta novità dell’edizione 2013, dove gli equipaggi hanno potuto scatenarsi in pista tra curve e rettilinei. Il tragitto è proseguito verso il centro storico di Ragusa, passando da Gela, il golfo più ampio della Sicilia, e giungendo a Modica per la pausa pranzo. I concorrenti hanno sostenuto un altro gruppo di prove cronometrate lungo la soleggiata costa siracusana, che li ha condotti all’arrivo di fine tappa ad Acireale.
Sabato 8 giugno, dopo lo start da Acireale, le vetture storiche hanno affrontato la spettacolare salita sull’Etna e il primo gruppo di prove della giornata al Rifugio Sapienza e l’attraversamento del parco regionale dei Nebrodi con la cornice di un doppio spettacolo naturale: il vulcano da una parte, l’immensa valle sottostante ed il mar Ionio dall’altra. Una tappa che ha dato l’opportunità agli equipaggi di godere anche del variopinto entroterra con il passaggio nei comuni di Randazzo, Cesarò e San Fratello e che li ha condotti sulla costa settentrionale dell’isola a Sant’Agata di Militello. Dopo la pausa pranzo a base di specialità culinarie, le prove sono riprese prima sul lungomare e poi sugli ultimi pressostati posizionati a Buonfornello, luogo simbolo dell’antica tradizione automobilistica siciliana, in prossimità del traguardo a Santa Flavia.
Il XXIII Giro di Sicilia porta la firma di Giovanni Moceri che ha dato grande prova del suo talento sorpassando in classifica Giuliano Canè , raggiungendo il primo posto del podio insieme all’amico e co-pilota Daniele Bonetti, giornalista e grande appassionato di automobilismo, a bordo della sua Alfa Romeo GT 1300 Junior del 1967. “Sono davvero emozionato, ci tenevo tantissimo a vincere – ha detto Moceri - Il Giro di Sicilia l’ho sempre seguito da spettatore, vincerlo è tutt’altra emozione. Qui sono a casa, sono socio del Veteran e amico di tutto il direttivo così come di Alte Sfere che mi ha fortemente voluto al Giro. Due parole su Giuliano Canè: è stato “cattivissimo”, sembrava indiavolato e non voleva mollare di un centesimo, ho dovuto faticare non poco per superarlo nelle ultime tappe”.
Entusiasta anche il “guru” del regolarismo italiano Canè che ha partecipato con Porsche 356 A del 1959: “E’ stata una grande manifestazione ma soprattutto un grande record per il Giro di Sicilia che ha superato le 100 prove cronometrate, si tratta di un dato unico in tutta Italia. Il livello sportivo è stato altissimo ma l’organizzazione non ha dimenticato di mostrare ai concorrenti le bellezze di una terra splendida”.
Sorpresa per il terzo posto della classifica generale con il giovane socio del Club Sartarelli di Trapani Angelo Accardo, accompagnato da Silvia Accardo, su Triumph Spitfire MKIII del 1970.
A sottolineare il carattere internazionale dell’evento, la presenza di numerosi equipaggi provenienti da Argentina, Canada, Gran Bretagna, Germania, Giappone e Stati Uniti. Sul primo gradino del podio della classifica dedicata agli amici stranieri, l’equipaggio argentino Acevedo Guillermo-Acevedo Ignacio su Triumph TR 3 A del 1957, seguito nell’ordine dai connazionali Aranguren Fernando-Martorell Alejandro, organizzatori de La Gran Carrera che hanno premiato il vincitore assoluto Giovanni Moceri con la partecipazione all’edizione 2014 della gara argentina, e da Piasco Juan Manuel-Rodriguez Eduardo.
I primi 15 equipaggi classificati sono stati premiati dalle eleganti coppe di Petruzzi&Branca e con 2 orologi sportivi I.T.A. caratterizzati dal moderno design italiano.
Domenica 9 giugno gli equipaggi hanno affrontato le prove cronometrate della XXXIII edizione de “La Sicilia dei Florio” con partenza dalle Tribune di Cerda, a Floriopoli. Il glorioso Circuito delle Madonie, dove si svolse la storica Targa Florio è stato appannaggio ancora di Giovanni Moceri, che si è quindi dimostrato invincibile nella sua splendida terra.
Soddisfazione da parte del Direttivo del VCC Panormus, nella persona del suo Presidente Antonino Auccello, che al termine della manifestazione, ha voluto già tracciare le linee dell’edizione 2014, che valorizzeranno sempre di più l’aspetto turistico-culturale e la maggior partecipazione degli equipaggi stranieri.