(ASI) Praga - Il progetto "Casanova 300" celebra il tricentenario della nascita di Giacomo Casanova e include la pubblicazione di due antologie curate da Franca De Santis (Presidente Terra dei Padri), tra cui l libro intitolato "In Orizzonte di Tempo, una Vita da Casanova" (Solfanelli Editore) che é stato presentato il 23 ottobre 2025 a Praga.
A tal proposito, abbiamo posto alcune domande alla curatrice delle antologie, la Dott.ssa Franca De Santis:
- Come si inserisce il lavoro sulle antologie nell'obiettivo più ampio di valorizzazione e riscoperta dell'eredità culturale di Casanova?
"Il progetto Casanova 300 - ha spiegato la curatrice - nasce con l’intento di restituire a Giacomo Casanova la sua dimensione più autentica e meno stereotipata. Le antologie, in particolare, rappresentano uno strumento di approfondimento e riflessione: attraverso saggi, contributi letterari e analisi storiche; abbiamo voluto offrire una lettura polifonica del personaggio, capace di valorizzare la sua eredità culturale in chiave contemporanea" ha aggiunto la De Santis.
Quali sono state le maggiori sfide incontrate nel coordinare i diversi contributi?
"La sfida principale è stata quella di mantenere coerenza e rigore scientifico pur nella varietà degli approcci. Coordinare studiosi, scrittori e artisti provenienti da contesti diversi - ha continuato la De Santis - ha richiesto un lavoro di mediazione e sintesi, ma anche la capacità di valorizzare le singole prospettive senza perdere di vista l’unità del progetto".
Potrebbe parlarci in breve del rapporto di collaborazione con il direttore scientifico del progetto, Pierfranco Bruni?
"Pierfranco Bruni ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale. La sua visione poetica e filosofica ha dato al progetto un respiro ampio, capace di connettere Casanova con le grandi tradizioni culturali europee. La nostra collaborazione è stata intensa e stimolante, fondata su una profonda sintonia intellettuale e sull’obiettivo comune di restituire complessità e profondità al personaggio" ha risposto Franca De Santis.
Quali sono gli stereotipi su Giacomo Casanova che le antologie si propongono di decostruire o superare?
"Il più diffuso - ha commentato la curatrice delle antologie - è certamente quello del seduttore frivolo, ridotto a caricatura. Le antologie si propongono di superare questa visione semplificata, mostrando Casanova come uomo di pensiero, viaggiatore instancabile, osservatore acuto della società del suo tempo. Un intellettuale capace di dialogare con le correnti filosofiche, religiose e politiche del Settecento".
Quali aspetti di Casanova meno noti (come filosofo, diplomatico, esoterista o teologo) vengono maggiormente evidenziati nei saggi e perché sono cruciali per una comprensione tout court del personaggio?
"Abbiamo voluto mettere in luce il Casanova filosofo, il suo rapporto con l’Illuminismo, la sua attività diplomatica e il suo interesse per la teologia e l’esoterismo. Questi aspetti sono fondamentali per comprendere la sua visione del mondo e il suo ruolo di mediatore culturale tra mondi diversi. Casanova non è stato solo un protagonista della mondanità, ma anche un pensatore inquieto e profondo" ha detto la De Santis.
Nelle antologie si parla del legame di Casanova con Praga e la Boemia? Se sì, in che modo?
"Sì, il legame con Praga e la Boemia è centrale. Casanova trascorse gli ultimi anni della sua vita al Castello di Dux, dove scrisse le sue memorie. Nei saggi si esplora il rapporto con la cultura boema, con l’ambiente intellettuale praghese ma particolarmente con il senso di esilio e riflessione che caratterizzò la sua ultima stagione. Praga diventa così luogo simbolico di chiusura e di sintesi della sua esistenza" ha spiegato la curatrice.
Come la figura di Casanova e le sue opere possono ancora considerarsi importanti per il dibattito culturale e sociale contemporaneo?
"Casanova ci parla di libertà, di identità, di mobilità culturale. In un’epoca segnata da confini e polarizzazioni, la sua figura ci ricorda il valore del dialogo, della curiosità intellettuale e della capacità di reinventarsi. Le sue opere sono un laboratorio di pensiero critico, ironico e profondo, che può ancora stimolare riflessioni attuali su temi come il potere, il desiderio, la verità" ha precisato la De Santis.
Il progetto ha visto anche l'assegnazione del Premio Terra dei Padri. Quale legame ideologico tra i valori culturali del premio e quelli che caratterizzano Giacomo Casanova?
"Il Premio Terra dei Padri - ha risposto la presidente - nasce per valorizzare figure che incarnano il coraggio intellettuale italiano, la difesa della tradizione e la capacità di innovare. Casanova, in questo senso, è un simbolo perfetto: ha attraversato le culture europee con spirito critico, ha sfidato le convenzioni e ha lasciato un’eredità che parla di radici e di futuro. Il premio è un riconoscimento alla sua attualità".
Cristiano Vignali Agenzia Stampa Italia




