(ASI) Ho sempre letto molto. Non per dovere, ma per curiosità, per il piacere di scoprire mondi nuovi senza muovermi da casa. Ogni libro che apro è come una porta che si spalanca: a volte dà su un giardino familiare, altre su un luogo che non avrei mai immaginato.
Leggere, per me, è un esercizio di libertà. In un’epoca in cui tutto è veloce, frammentato, pieno di notifiche, un libro ci costringe a fermarci, a immergerci, a restare in silenzio con i nostri pensieri. È un allenamento per la mente e per l’immaginazione: ci obbliga a vedere scene nella testa, a dare un volto ai personaggi, a costruire mondi interi solo con le parole.
Oggi, però, sembra che si legga sempre meno: l’era digitale ci ha abituati a consumare informazioni in pochi secondi, a scorrere, a passare oltre. Il tempo per un libro sembra diventato un lusso. Eppure è proprio adesso che ne abbiamo più bisogno, per rallentare, per tornare a concentrarci, per nutrire la nostra creatività.
Non importa il genere: romanzo, poesia, saggio, giallo o fantascienza. Ognuno trova la sua porta d’ingresso. Un giallo allena la logica, un fantasy fa volare la fantasia, un saggio ci sfida a pensare in modo nuovo. La bellezza è proprio questa: c’è un libro per ogni momento della vita.
E leggere non è mai un atto solitario: ogni volta che apriamo un libro entriamo in dialogo con un autore, magari vissuto secoli fa, e con tutti gli altri lettori che hanno camminato sulle stesse pagine.
Per questo credo che leggere sia più che un passatempo: è un atto di resistenza creativa. Significa dire “no” alla distrazione continua, scegliere di nutrire la mente e l’anima.
Il mio invito? Scegliete un libro, oggi stesso. Apritelo senza fretta. Lasciate che vi porti altrove. Perché leggere è il modo più semplice – e più potente – di tenere viva la nostra immaginazione.
Elisa Fossati per Agenzia Stampa Italia



