(ASI) La convivenza nelle sue mille sfaccettature è al centro dello spettacolo “Sugo finto” di Gianni Clementi portato in scena, con la sapiente regia di Ennio Coltorti, al Teatro Vitaliano Brancati di Catania, in scena fino al prossimo 26 febbraio.
Location della storia, la capitale, nella quale due sorelle zitelle Addolorata (Paola Tiziana Cruciani) e Rosaria ( Alessandra Costanzo), offese dalla natura, dividono la stessa casa nonostante i caratteri opposti. Rosaria, infatti, è una donna molto tirchia, perfino nel moderare le esigenze familiari, mentre Addolorata è all’opposto una figura complementare, che non disdegnerebbe una vita più comoda e agiata, anche a costo di rinunciare ai risparmi accumulati in tanti anni.
Le due donne dividono anche una piccola merceria, unico loro mezzo di sostentamento e preda, sempre più ambita della concorrenza cinese dai prezzi stracciati. I loro giorni trascorrono in un continuo e comico scambio di reciproche accuse che si traducono in modi fondamentalmente e diametralmente opposti di concepire la vita.
In un contesto in cui qualsiasi avvenimento, come il matrimonio del “cugino carnale” con la moldava Alena, o qualsiasi decisione da prendere, come l’acquisto di un televisore, diventa motivo di accesa discussione, è Rosaria a comandare e dominare a discapito della povera Addolorata. Ma quando interviene il destino, con la malattia improvvisa che colpisce Rosaria, stravolgendo gli equilibri che si erano creati in tanti anni, il colpo di scena è dietro l’angolo.
Una commedia molto intelligente ed acuta, che indaga profondamente sugli equilibri di due donne molto diverse ma anche molto dipendenti l’una dall’altra. Il piccolo appartamento delle due zitelle ci offre la possibilità di spiare una realtà molto comune nella sua fragilità, una realtà che rischia costantemente di naufragare al primo cenno di cambiamento, ma raccontato con una leggerezza che ha regalato al numeroso pubblico intervenuto, anche molti sorrisi e divertimento.