(ASI) L'attesa cresceva e l'adrenalina scorreva. Finalmente il premio speciale giuria venne annunciato e con il breve racconto " L'uomo nella siepe" Barbara Berton venne premiata, nell'anno 2000, per la prima volta nella sua vita di aspirante scrittrice, a Cremona, in una sala gremita di artisti vari, addobbata con sgargianti composizioni floreali.
Sì, il suo sogno stava per muovere i primi passi.
Sin da piccolina, infatti, aveva il desiderio di diventare una scrittrice, tanto che, all'età di cinque anni si fece regalare una macchina da scrivere.
Nel corso degli anni compone piccoli testi, brevi racconti, tenta anche qualche capitolo di un piccolo romanzo, ma solo grazie all'incoraggiamento di un collega di lavoro, artista scultore ben inserito nel mondo artistico, riesce a trovare la grinta giusta per condividere le sue "creazioni" con il mondo.
Si accorge però che, ciò che vibra dentro la sua anima, meglio si accorda alla composizione poetica e non più alla prosa.
Inizia così a scrivere qualche poesia e pian piano, dopo la morte del padre, avvenuta nel 2006, realizza la sua prima silloge inedita. Ricevendo una piacevole nota critica da parte di un professionista di Milano, coglie l'occasione al volo e invia la raccolta ad un paio di case editrici.
Nascono "Su il sipario" (Aletti Editore 2011) e " All'angolo, in scatola chiusa" (Aletti Editore 2013), due sillogi diametralmente opposte.
La prima raccoglie varie tematiche sviluppatesi in periodi diversi, in cui fondamentale è la condivisione di emozioni ed esperienze legati ad alcuni aspetti del quotidiano.
"Occhi di giorno./Attore di notte./Commedia da leggere e ascoltare/ nel backstage del teatro di cartone." Con questa piccola lirica, intitolata " Sogno", l'ultima inserita nella silloge del 2011, lo stile di scrittura inizia a cambiare, per trasformarsi del tutto con le altre poesie pubblicate nella raccolta del 2013.
Sono però anni tormentati da una forte depressione e la bellezza artistica che stava fiorendo viene decisamente fermata da questo male oscuro.
La voglia di vivere e la forza di resilienza hanno reso possibile una trasformazione animica, tanto che nella terza raccolta, "Oltre lo sguardo" (Aletti Editore 2023), le sfumature reali della dimensione invisibile si incastrano come puzzle nella vita quotidiana.
Questo nuovo libro è caratterizzato da una "particolare sensibilità, capace di captare e catturare i piccolissimi, sottili giochi eterei che coesistono con la solidità della vita reale".
Nella prefazione, a cura del Maestro Alfredo Rapetti Mogol, in arte Cheope, la restaurata visione dell'autrice "attraverso un uso delle immagini e delle metafore totalmente innovativo crea un personale esperanto un caleidoscopio creativo che lascia la sua multiforme ma inconfondibile impronta in ogni pagina."(Alfredo Rapetti Mogol).
A distanza di dieci anni, quindi, Barbara ritorna alle porte del mondo poetico e con particolare determinazione e passione partecipa a vari concorsi nazionali ed internazionali, ottenendo riconoscimenti e menzioni di merito, vincendo ben due volte, nel 2021 la medaglia di bronzo ex aequo e nel 2024 il Fiorino d'argento al prestigioso Premio Firenze, città di Firenze, nella sezione Poesia Inedita.
Viene selezionata e partecipa anche a numerose importanti e prestigiose Mostre organizzate dal curatore d'arte, scrittore e reporter Salvo Nugnes, come la Pro Biennale di Venezia 2022, il Premio Internazionale Frida Kahlo 2022, la Biennale Milano 2023, il Premio Spoleto per l'eccellenza artistica 2024, per citarne alcune ed ha l'onore di esser una tra gli artisti presenti nel prestigioso catalogo Ambasciatori d'Arte, sempre a cura del dott. Nugnes, edizioni Art Factory.
"Come seme al vento" è il titolo della sua nuova silloge poetica (edizioni Pagine 2024), che comprende anche qualche haiku, nella quale si susseguono immagini e metafore potenti riguardo le varie tematiche trattate.
Varie sono le collaborazioni attive ed i progetti in corso di realizzazione.