(ASI) Le pagine di questo libro sono un’asciutta cronaca dell’epifania di una bandiera che continuava a sventolare in mezzo alla sconfitta di quel 1973. La loro realtà, con il passare del tempo, diventerà finzione, che è il miglior destino che la verità possa raggiungere. E questo libro ne renderà testimonianza.
Il poeta Gabriel Garcia Marquez non poteva scegliere parole migliori per concludere la prefazione al volume di Max Marambio “Le armi di ieri” pubblicato nella versione italiana dalla Sem, Società editrice milanese.
Romanzo autobiografico, il libro racconta la vita dell’autore che ha vissuto da rivoluzionario gli ultimi 40 anni del secolo scorso vivendo da protagonista l’11 settembre cileno.
Dopo aver vissuto nella prima Cuba castrista, all’inizio degli anni ’70 Marambio era diventato il responsabile della guardia personale del politico socialista cileno Salvador Allende.
Data la carica ricoperta, ovviamente centrale nella narrazione risulta il golpe atlantico orchestrato dagli Usa che l’11 settembre 1973 porterà all’uccisione di Allende, nel frattempo diventato presidente, ed all’ascesa al potere del dittatore Augusto Pinochet avviando per il paese un periodo particolarmente buio di ancora oggi il Cile paga le conseguenze.
Nonostante i tanti volumi già pubblicati sulla vicenda a rendere questo saggio interessante ovviamente la prospettiva diretta dell’autore che ci offre non solo un punto di vista diretto ma anche profondamente intimo di eventi che non rimangono circoscritti solo al singolo paese ma che a conti fatti hanno interessato tutto il continente indiolatino ed influenzato anche il mondo.
Libro, comunque, non semplice ma destinato a tutti coloro che si interessando di storia e geopolitica, soprattutto relativamente al Sud America, si presta ad una lettura attenta e consapevole.
L’autore: nato nel 1947 in Cile, negli anni Sessanta ha vissuto a lungo a Cuba, imparando le tecniche di guerriglia da Fidel Castro, per poi diventare, nel 1971, responsabile della guardia personale di Salvador Allende. Dopo il colpo di Stato di Pinochet, nel 1973, e la morte di Allende, si è rifugiato per dieci mesi nell’ambasciata cubana, prima di passare vent’anni in esilio tra Cuba e l’Europa. È ritornato in Cile nel 1993, dove vive tuttora.
M. Marambio “Le armi di ieri. Da Cuba al Cile: una storia rvioluzionaria”, Sem. Pagg. 224, 17,00 euro.