(ASI) Di tanti testi in lingua italiana usciti recentemente sul tema Cina, La via cinese. Sfida per un futuro condiviso, ultima pubblicazione di Fabio Massimo Parenti per i tipi di Meltemi, è tra i pochi a proporre un'analisi concreta, scevra da pregiudizi e, soprattutto, sostenuta da fonti diversificate e dati solidi. Professore associato alla China Foreign Affairs University di Pechino, l'autore conosce a fondo il Paese asiatico e lo presenta in un quadro complessivo capace di metterci di fronte ad una verità che quasi nessuno ha il coraggio o l'intuizione di affermare.

La nuova Via della Seta, temuta e paventata da tanti osservatori, è diventata realtà già molti anni fa, ben prima che ce ne accorgessimo. Quella cinese è dunque ormai una sfida che, come recita il sottotitolo dell'opera, può soltanto mirare alla costruzione di un futuro condiviso se vogliamo davvero consegnare alle prossime generazioni un pianeta prospero e pacificato. Per affrontarla nel modo giusto occore sì leggere e informarsi ma prima ancora ritrovare quella curiosità perduta, smarrita sotto la coltre di narcisismo e autoreferenzialità che caratterizza la post-modernità occidentale.

Articolato in cinque capitoli, il testo non ha pretese storiografiche ma introduce il lettore nella complessa e multiforme realtà del Paese asiatico, come premessa ritenuta indispensabile per poter affrontare qualsiasi altra disamina politica o economica. Ciò che siamo quasi pavlovianamente abituati a percepire come un sistema rigidamente autoritario o totalitario, nasce in un contesto storico e geografico ben preciso. La fondazione della Cina moderna, iniziata da Sun Yat-sen nel 1911 e compiuta da Mao Zedong nel 1949, comincia con la rimozione delle macerie lasciate da un secolo di invasioni, vessazioni, imposizioni e usurpazioni ad opera delle potenze coloniali, responsabili della distruzione di quello che per oltre duemila anni era stato, quasi ininterrottamente, uno dei più grandi ed influenti imperi dell'Asia e del mondo.

Non è possibile capire la Cina senza cogliere la profondità di pensiero di una civiltà tanto longeva. Come suggerisce Parenti, per compiere un viaggio anche soltanto immaginario nell'innovativo Paese odierno dobbiamo prima risalire al Confucianesimo, al Taoismo e al Buddhismo locale, ovvero all'insieme delle tradizioni filosofiche, politiche e giuridiche che per più di due millenni hanno influenzato il rapporto tra governanti e governati e che hanno ritrovato una propria forza propulsiva in seno al socialismo con caratteristiche cinesi, l'idea nuova messa in campo alla fine degli anni Settanta da Deng Xiaoping, artefice del miracolo economico che in poco più di un trentennio ha permesso ad oltre 800 milioni di cinesi di fuoriuscire dalla povertà.

Da qui, secondo l'autore, dobbiamo partire per comprendere una società dove il consenso sociale del governo è molto più alto di quanto si creda comunemente in Occidente, l'idea di rappresentanza è molto più radicata di quanto pensino certi costituzionalisti di casa nostra e il dibattito è molto più plurale di quanto ritengano i nostri intellettuali. Chiaramente, nessuna illusione. La Cina non è e non sarà mai una democrazia liberale. Ce lo fa capire, tra le righe, lo stesso Parenti quando illustra la complessità di un'architettura istituzionale altamente selettiva e rigidamente gerarchica, necessaria a soddisfare i bisogni di 1,4 miliardi di persone e a garantire ordine e stabilità.

Malgrado la retorica dello scontro adottata da Washington, che l'autore approfondisce nel quarto capitolo del libro, anche l'Occidente deve in realtà confidare nella resilienza del gigante asiatico. La Cina è ormai pienamente integrata nelle catene globali di valore e di fornitura, genera il 30% della crescita mondiale e si conferma attore imprescindibile malgrado la fase di transizione in corso che, come spiega l'autore nel terzo capitolo, vede il governo concentrato sul "ciclo economico interno" nel tentativo di consolidare i consumi, fattore che da qualche anno traina la crescita del Paese.

Ritenere di poter minare le sue basi di sviluppo, bloccare il suo mega-progetto infrastrutturale tricontinentale inquadrato nell'Iniziativa Belt and Road (BRI) o addirittura separarsene attraverso un processo di decoupling, secondo il paradigma dei teorici della de-globalizzazione, assume sempre più le sembianze di un wishful thinking, un'illusione che può al massimo apparire credibile ad un pubblico poco esperto, abituato ad un'informazione generalista malcelatamente faziosa.

La corsa alle armi e la competizione ideologica, le due basi principali su cui si era sviluppata la Guerra Fredda tra Washington e Mosca, stavolta non sembrano funzionare mettendo in evidenza la sostanziale impotenza della Casa Bianca, impegnata ad «adottare la strategia di ieri per la guerra di domani», come sostiene lo scrittore singaporiano Kishore Mahbubani, citato da Parenti nelle prime pagine del suo lavoro.

Guardando ad un futuro ancora incerto, il testo lascia aperte tutte le ipotesi, riassunte in tre possibili macro-scenari. Tuttavia, la possibilità di determinare la direzione che assumerà la storia appare più nelle mani delle nostre società occidentali che in quelle della Cina, in fin dei conti soltanto il più discusso tra i tanti attori emergenti di questo secolo. Riusciremo ad accettare la fine dell'egemonia del nostro sistema? Saremo in grado di capire le necessità e le rivendicazioni degli altri continenti? Come sapremo rapportarci con loro in un mondo in trasformazione?

 

Andrea Fais - Agenzia Stampa Italia

 

 

La via cinese. Sfida per un futuro condiviso

Fabio Massimo Parenti

Meltemi Editore

ISBN 9788855194075

 

 

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Ultimi articoli

A Montecarlo apre il museo Michael Jackson di Salvo Nugnes

(ASI) Un progetto di grande portata internazionale è pronto a vedere la luce nel cuore del principato. Un museo monumentale dedicato a Michael Jackson, il Re del Pop, figura immortale della ...

Cleopatra oltre il mito di Elisa Fossati

(ASI) Tutti crediamo di conoscere Cleopatra, anche attraverso le numerose interpretazioni cinematografiche che ne sono state fatte.

Agricoltura, Almici (Fdi): Su lupo preservata delega per regolamentazione equilibrata  

(ASI) "Sul tema del lupo è arrivato il momento di smetterla con ricostruzioni fantasiose e titoli pensati per fare rumore. La realtà è semplice: la delega al Governo non è stata rallentata, ma ...

XIV giornata di Campionato tra Coppe e verdetti. Il punto di Sergio Curcio

XIV giornata di Campionato tra Coppe e verdetti. Il punto di Sergio Curcio

Suolo, Confeuro-Accademia IC: “Meno consumo e più agricoltura rigenerativa per tutela”

(ASI) “In occasione della Giornata Mondiale del Suolo - dichiarano Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, e Carmela Tiso, portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune - è necessario ribadire con forza quanto ...

La funzione fondamentale delle film commission raccontata attraverso il libro di Daniele Corvi e Fabio Melelli al Laceno d’Oro.

 (ASI) Al cinema Eliseo di Avellino è stato presentato il libro “Le Fondazioni Film Commission. Tra ruolo istituzionale e cineturismo” di Daniele Corvi e Fabio Melelli in un evento collaterale ...

Lavoro: Coldiretti, bene proroga occasionale, ora stabilizzarlo in finanziaria. Misura sociale utilizzata da studenti e pensionati che completa il mercato del lavoro nei campi

(ASI) La proroga del lavoro occasionale in agricoltura contenuta nel ddl Semplificazioni è importante rispetto a uno strumento che ha dimostrato di rappresentare una misura utile, anche a livello sociale, senza ...

UGL entra per la prima volta nella RSU della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A.

(ASI) Per la prima volta l'UGL conquista la rappresentanza sindacale all'interno della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A., nella Zona Industriale di Catania. Alle elezioni per il rinnovo delle ...

Ue: Giglio Vigna (Lega), non imporre ideologia. Italia per neutralità tecnologica 

(ASI) Roma, 5 dic. - "L'Italia è per la neutralità tecnologica. L'Italia è contro l'ideologia dell'elettrico al 100%. Per questo diciamo sì a tutte le tecnologie: elettrico, biogas, biocarburanti, idrogeno, e-diesel, diesel di ultima ...

Rosellina Madeo (Pd): «Superare le divisioni interne per tornare alla maggioranza»

(ASI) Cosenza – «Il grande progetto del Partito Democratico ha bisogno di tutti noi, nessuno escluso. Occorre superare le divisioni interne e mettere da parte i personalismi – così la consigliera regionale ...