Lettere in Redazione: Umanità fra crisi e speranza di rinascita
(ASI) Ciò che ha caratterizzato la storia economica europea è stata la diffusione della tecnologia,l’artigianato,la crescita urbana,la rinascita economica medioevale,i comuni nel centro nord italia,i lander tedeschi,la lega anseatica nel Baltico e la rivoluzione industriale in Inghilterra ed in Iscozia dal 1750 al 1830. Gli Stati Uniti hanno sperimentato tale evento nel 19° secolo, la Germania nel tardo 19° ed in Russia a metà del ventesimo. La Germania ha sofferto la depressione dopo la prima guerra mondiale.
In seguito alla crisi tra le due guerre e la difficile ripresa economica post bellica, sei nazioni europee,Belgio,Francia,Germania,Italia,Lussemburgo e Paesi Bassi hanno stretto una alleanza economica con la comunità del carbone e dell’acciaio nel 1951 per rendere più efficiente la produzione del settore anche se dal 1960 in poi è stata sofferta la concorrenza delle tigri asiatiche e che disponevano di forza lavoro a basso costo.
La globalizzazione ha poi ulteriormente peggiorato il fenomeno in corso causando la sempre maggiore delocalizzazione delle imprese a livello intercontinentale.
Ad aggravare la cosa è stata la mancata applicazione di dazi doganali seri alle merci provenienti dalla Cina in costante crescente e spaventosa crescita economica dopo i fallimenti delle dinastie imperiali e dei primi decenni del comunismo maoista.
La svalutazione esagerata della moneta cinese per favorire l’esportazione insieme alle speculazioni finanziarie degli Stati Uniti d’America hanno portato l’economia mondiale, insieme all’inquinamento, sull’orlo del totale tracollo, ancora in stato di grande concretezza ed attualità.
Se i popoli della terra, unica possibile dimora per noi umani nel cosmo infinito, non troveranno al di là delle classi dirigenti politiche economiche militari e religiose la capacità morale di autogestione democratica, seria, saggia, etica, disciplinata e condivisa, la specie umana potrà andare incontro a dei gravissimi e seri problemi.
Quindi sarebbe meglio che l’oggetto della discussione del Presidente americano con il Congresso avesse un esito positivo in tempi immediati e che i governi delle economie più importanti di tutto il mondo dell’area nordamericana, europea, media ed estremo orientale, africana e araba pervenissero ad un definitivo saggio accordo che sia pure armonicamente sostenibile.
Nessuna civiltà, malgrado possa apparire potente, potrà sopravvivere se non collaborerà con le altre civiltà per dare un futuro a tutta l'umanità ……….
M.P.