(ASI) Firenza. Abbiamo presentato oggi – 30 maggio - nella sala di San Pier Scheraggio il secondo importante gruppo di quadri tattili appartenenti al progetto “Pittura in punta di dita”, attuato in collaborazione con il Liceo Artistico di Porta Romana e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Firenze. Si tratta di 7 opere che riproducono, in rilievo e con tinte fortemente contrastanti, alcune celebri esemplari presenti in Galleria, datate fra il Quattrocento e il Seicento.
L’impegno delle Gallerie degli Uffizi prosegue nell’accrescimento della propria collezione di quadri tattili, cioè leggibili anche da ipovedenti e non vedenti, che con gli attuali raggiungono la quota di 12.
Realizzati dagli allievi del Laboratorio di Tecniche antiche della pittura diretto dal prof. Gianfranco Terzo, sono stati donati, come i precedenti, alle Gallerie degli Uffizi perché da esse siano messi a disposizione all’interno di un organico percorso didattico rivolto a specifiche categorie di visitatori ed essere particolarmente utilizzati all’interno di progetti finalizzati alla sensibilizzazione dei giovani nei confronti delle disabilità visive e dell’uso consapevole delle proprie potenzialità sensoriali.
Tale preziosa dotazione permette al museo di incrementare l’offerta rivolta al pubblico e consente la realizzazione di lezioni mirate e particolarmente efficaci.
Questo nucleo di dipinti tattili si affianca ai percorsi già in essere e centrati su esemplari scultorei originali come gli “Uffizi da toccare”; il “Percorso tattile della Galleria Palatina” e il “Percorso sensoriale della Galleria d’Arte Moderna”.
“Per noi rappresenta motivo di grande soddisfazione poter disporre di questi importanti aiuti nella didattica, capaci di far avvertire con le dita non solo la composizione del quadro ma pure trasmetterne altre qualità, come quelle coloristiche, perché questo mezzo ha la bellezza e l’efficacia dell’artigianalità, ancor prima di essere corretto dal punto di vista comunicativo. Sono belli da vedere e gradevoli da toccare, Questa circostanza, che li avvicina molto agli originali presenti in Galleria, li rende uno strumento utilissimo di esplorazione didattica e di conoscenza autentica anche per coloro che non potrebbero altrimenti gustare la bellezza dei capolavori da cui derivano” commenta il Direttore Eike Schmidt
“Un regalo si accetta sempre volentieri, ma quando ci viene offerto un frammento di bellezza che noi possiamo toccare, allora il dono diventa qualcosa di prezioso, che non ha prezzo come l’amicizia, l’amore e la solidarietà – aggiunge il presidente regionale Uic, Antonio Quatraro - . Non sappiamo se questi ragazzi diventeranno artisti, professori o chissà cos'altro, ma sappiamo che saranno cittadini capaci di fermarsi, guardare e ri-guardare il mondo con gli occhi giusti”.
“I quadri tattili per noi sono un segno di amicizia, ma anche della capacità dei giovani di mettersi nei panni di chi è meno fortunato – ha detto il presidente provinciale Uic, Niccolò Zeppi -. È bello che gli studenti, che noi incontriamo spesso nelle scuole, abbiano pensato di creare opere belle da vedere e anche da toccare”.
Un ringraziamento sincero al Liceo Artistico di Porta Romana, agli allievi e al prof. Terzo, che grazie alla disponibilità di alcuni cittadini esemplari, hanno potuto plasmare questi oggetti didattici di grande utilità per il Museo.