(ASI) Luang Prabang, la città d'oro e l'ex terzo regno del Laos, è una città immutabile dove natura, storia e cultura si incontrano in armonia. Immerso in una valle ,avvolta tra le pieghe sinuose dei fiumi Mekong e Nam Khan, e denso con una ricca foresta verde, templi d'oro e ben conservate ville coloniali francesi, Luang Prabang è simile a un soffio di un'epoca passata.
Oggi, l'interesse storico culturale della città è stata riconosciuta dall’UNESCO e conserva la sua spiritualità buddista, la diversità etnica e del passato coloniale in un affascinante crogiuolo senza eta’.
Girovagando lungo la citta’ di Luang Prabang, sembra sentire il profumo di mille alberi, ed è facile perdersi nella spiritualismo calmante che si incarna in questa antica città. Bo Peng Yang è il mantra del Laos, un'interpretazione moderna della credenza buddista Theravada di Kamma : fare il bene e vivere in pace, per si raccoglie ciò che si semina, in questa vita e nella prossima.
Luang Prabang ha un numero impressionante di templi, circa trentadue, molti dei quali ospitano monaci vestiti che provengono da tutto il paese per studiare, pregare e meditare. Tutti i ragazzi Lao di età adolescenziale trascorrono almeno tre mesi come monaci novizi in un tempio; Alcuni si fermano per anni, abbandonano denaro e beni e digiunano parte della giornata e sono in continua meditazione.
Alzarsi presto prima del levar del sole ,raccogliere in ginocchio l’elemosina da parte di migliaia di fedeli . Mantenere una distanza rispettosa prima di accedere al Wat Xieng Thong con uno splendido albero di mosaico e di squisito vetro, con soffitto in oro inciso e Buddha disteso. Costruito nel 1560, questo è uno dei luoghi più spirituali della città.
Luogo ideale per scoprire la spiritualità interiore, con la meditazione ed una mostra fotografica permanente presso Wat Khili del fotografo Hans Georg Berger, mette in mostra attraverso una serie di immagini in bianco e nero le metodoligie ed atteggiamenti dei monaci in completa ed assoluta preghiera.
Luogo quindi totalmente estraneo ai nostri stress quotidiani che ci fanno dimenticare di sentire la nostra anima.
Francesco Rosati di Monteprandone - Agenzia Stampa Italia