(ASI) Perugia. A margine della conferenza stampa tenutasi giovedì 15 a Palazzo Donini per la presentazione della 39° edizione del Palio di San Michele Arcangelo di Gualdo Tadino, l’assessore regionale alla cultura Fernanda Cecchini ci ha gentilmente concesso una breve intervista esclusiva.
-Assessore ci potrebbe dire perché queste sono da considerarsi iniziative importanti?
Intanto queste sono manifestazioni importanti perché sono sentite dalla città. Perché fanno propri evidentemente le passioni, i voleri, le sensazioni e le sfumature di una cittadina che sa mettere insieme oltre mille figuranti, per giornate incredibilmente piene di calore. Quindi sono importanti per la cittadina di Gualdo Tadino perché ci danno una mano nell’aver cura della nostra storia, delle nostre tradizioni, delle nostre radici, e perché insieme alle tante altre attività di Gualdo Tadino, quindi al ruolo del museo dell’immigrazione, il museo Pietro Conti, le numerose mostre importanti che si sono fatte negli ultimi anni, l’attività diciamo legata a queste manifestazioni che portano valore aggiunto al turismo, ma credo anche alle attività locali, alla ricettività, alle piccole imprese di artigianato. Quindi possiamo dire che è un’ iniziativa che fa economia, oltre a curare la memoria più vera della nostra comunità.
-Gualdo Tadino è uno dei borghi con la storia più documentata della regione, si potrebbe dire che ogni singola iniziativa poi va a beneficio dell’intera comunità regionale, quindi di tutti gli umbri?
La ricchezza più grande dell’Umbria è l’Umbria stessa, con i suoi connotati, con i suoi monumenti, con i suoi beni artistici, le sue città, i suoi borghi rurali. Siamo unici. Siamo una regione unica al mondo perché in tutta la regione, in tutto il territorio abbiamo beni culturali, ambientali e artistici la cui diffusione e concentrazione sono uniche al mondo. Va da se dunque che la risorsa “Umbria” è composto da questo insieme. Quindi anche le manifestazioni come queste che si svolgono a Gualdo Tadino vanno a comporre un cartellone che fa essere l’Umbria appetibile per il turismo per 365 giorni l’anno.
Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia