(ASI) E’ stato presentato, in anteprima nazionale, nella sua Hora, nella sua Carfizzi, l’ultimo libro di Carmine Abate “La felicità dell’attesa”. L’autore, vincitore del Premio Campiello nel 2012, ha voluto ripercorrere, in questo suo nuovo lavoro,la storia di suo nonno Carmine, coinvolgendo nell’intrigo, quella di un altro grande carfizzoto Andy Varipapa.
Il suo paese di origine è sempre stato presente nei libri di Abate, ma per la prima volta, qui, appare il suo nome, viene nominata la sua bella Carfizzi. Il libro è stato presentato nel Parco Letterario a lui stesso dedicato, ricordiamo che un parco letterario, per un autore vivente, è un caso molto raro. Ha introdotto la presentazione il sindaco di Carfizzi Carmine Maio, il quale ha voluto fortemente questo parco, ritenendolo un punto di incontro, ma soprattutto un volano di cultura per il piccolo centro arbereshe. Il nuovo libro di Abate tratta il tema dell’emigrazione, un’emigrazione diversa, l’emigrazione in America, quell’emigrazione dalla quale si esce cambiati, quell’emigrazione che, come ha detto il sindaco porta ad avere “Il corpo in America e il cuore a Carfizzi”. Tanti sono i riferimenti alla sua terra, ai legami profondi che si intensificano quando si è lontani, a quei richiami di odori e di sapori, alla “Furisishka” la minerstra simbolo di questo paese, presente nel libro, quella stessa minestra che i carfizzoti in America cucinavano e mangiavano insieme, per sentirsi meno soli, per sentirsi ancora a casa. L’autore ha poi sottolineato come questo romanzo vuole essere un monito, un monito per tanti giovani e per i pochi giovani di Carfizzi, un paese di 680 abitanti. Una lezione che vuole insegnare come il viaggio possa essere una ricchezza e come sia difficile partire, sull’onda della moto di Skanderbeg, Carmine Abate ha voluto dire ai ragazzi, rivolgendosi direttamente a loro che partire è importante, ma nello stesso tempo lo è anche restare, per rendere ancora più grande una terra preziosa.
“Questo romanzo è inoltre dedicato ai miei figli, Michele e Christian, e ai giovani come loro : con l’augurio che non siano costretti ad abbandonare la propria terra, ma che possano scegliere liberamente se restare o partire” (Carmine Abate – La felicità dell’attesa)
Redazione Agenzia Stampa Italia