I dipinti, generosamente donati alla Galleria degli Uffizi da Liliana Federici D’Orazio nel 2012, vengono presentati prima di essere collocati nel Corridoio Vasariano. In futuro, nelle nuove sale dedicate alla pittura del Settecento fiorentino, nobiliteranno la presenza del pittore in Galleria con quattro opere di alto tenore e di cospicue misure (cm 199 x 83).
Tre dei quattro dipinti raffigurano famiglie di satiri che giocano scambiandosi frutta e raccogliendo uva, bevendo o giocando nell’acqua, mentre la quarta tela rappresenta Diana, con arco e faretra, addormentata sotto un albero e accompagnata da putti e da cani.
La serie, caratterizzata dalla resa attenta e definita della muscolatura dei satiri, dall’allegra giocosità dei putti e dagli ampi brani di cielo e nuvole, dovette essere concepita per decorare una sala importante di qualche palazzo toscano non ancora identificato.
Il restauro, condotto con professionale delicatezza da Lucia e Andrea Dori e diretto da Valentina Conticelli (responsabile del Dipartimento pittura del Settecento della Galleria degli Uffizi), ha restituito ai dipinti un’intensa luminosità, tipica dell’arte di quel secolo, cui contribuiscono pure le cornici appositamente realizzate da Aviv Fürst.
“Che quadri di questo tenore – dice il Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini - siano donati alla Galleria degli Uffizi conferma la rappresentatività di questo museo plurisecolare e manifesta la fiducia riposta in esso, che sappia custodire, mantenere ed esporre adeguatamente dei beni artistici, dei quali il privato proprietario si spossessa per consegnarli all'ammirazione di una comunità internazionale in continuo rinnovamento”.
Aggiunge Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi: “Nella collezione degli Uffizi il Settecento è il secolo che più degli altri auspica nuove accessioni, sicché oggi è giorno di festa per la Galleria, in cui stabilmente entrano quattro grandi tele di Giovanni Domenico Ferretti che, nato nel 1692 e morto nel 1768, il Settecento lo percorse per un buon tratto”.
Infine Valentina Conticelli afferma: “Il restauro delle tele, che originariamente erano di dimensioni maggiori e che probabilmente facevano parte di un ciclo più ampio, ha posto rimedio ai danni causati da una vecchia foderatura e ben mascherati dall’ingiallimento e dall’alterazione delle vernici”.ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione