Alla scrittrice il riconoscimento della Commissione Critici per “Anatomie degli invisibili”
SPOLETO - Sabato 28 settembre, a Spoleto, presso il Teatro San Nicolò, si è svolto il Premio “Spoleto Festival Art Letteratura Expo 2013” (27 - 30 settembre), una manifestazione di grande respiro internazionale promossa dal presidente Luca Filipponi che ha unito Letteratura, Arte e Filatelia con la collaborazione del Polo Museale Città di Gualdo Tadino, diretto da Catia Monacelli, partner del progetto. La cerimonia di conferimento del Premio ai vincitori, con la direzione artistica di Angelo Sagnelli, insigne poeta e scrittore, è stato condotto da Roberto Mattioli, giornalista e opinionista di Rai 2, con la partecipazione di Stefania Montori. Nella stessa giornata, ripresa da Sky News 24 per uno Speciale televisivo, si è svolto anche l’Annullo filatelico, alla presenza del dr. Parletta, responsabile della Filatelia di Poste Italiane. In poche ore sono stati venduti 500 pezzi filatelici tra francobolli e cartoline postali, stampate sul bozzetto dell’artista internazionale Giuliano Ottaviani.
Alla giornalista e scrittrice Tiziana Grassi, per molti anni autrice di programmi per gli Italiani all’estero a Rai International, studiosa di Emigrazione, è andato il Premio Speciale della Commissione Critici per il lungo impegno giornalistico dedicato ai temi sociali, quali l’Emigrazione e l’Immigrazione, e per il libro-denuncia “Anatomie degli Invisibili. Precari nella vita. Precari nel lavoro”, con prefazione del sociologo del lavoro Domenico De Masi (Nemapress, Alghero, 2012). Il volume osserva e scandaglia un dramma sociale che da anni colpisce il nostro Paese “coinvolgendo milioni di precari - ha dichiarato la Grassi - nella tragica morsa di una invisibilità ontologica, nello spaesamento e nel ripiegamento dato da un tempo triste e ingiusto, un tempo senza promesse e orizzonti in cui ogni giorno almeno una persona, piccolo imprenditore o artigiano, si toglie la vita per problemi economici legati alla crisi economica da troppo tempo in corso. Una strage quotidiana di cui, purtroppo, pochi si occupano e si preoccupano”.
“Ed è una perdurante crisi - ha proseguito la giornalista nel ricevere il Premio Speciale della Commissione Critici – che sta causando un gravissimo processo di disgregazione ed esclusione sociale, di stridenti asimmetrie tra chi ha e chi non ha, tra chi è tutelato e chi non lo è, e che rimane così fuori dal ‘banchetto della vita’ e da diritti fondativi. La mancanza di lavoro equivale a una messa in crisi dell’identità, individuale e collettiva, equivale alla mancanza della dignità, della libertà individuale e quindi di un qualsiasi progetto di esistenza. A tutti loro, agli “Invisibili” ripiegati e inespressi, ai senza-voce a cui sono negati orizzonti programmatici, divorati dall’ansia da vita, che mendicano attenzione nelle agende politiche di ieri e di oggi, e che attendono maggiore giustizia sociale ed equità, è dedicato questo libro-denuncia in versi e cronaca. Per troppo tempo ha dilagato il compulsivo mantra dei tagli e dell’austerity paralizzante, il mantra di asettici parametrici econometrici quando invece dovremmo andare con “visione” lucida verso un’economia umanistica, verso una visione antropocentrica della società e del nostro tempo.
“Tra l’altro - ha aggiunto la Grassi - le Nazioni Unite hanno dichiarato il Terzo Millennio, il millennio dell’Uomo, centrato su una nuova e necessaria humanitas, ma a tutt’oggi non ne vedo ancora incoraggianti segnali. Perciò, a tutti i crocifissi del terzo millennio – titolo di alcuni miei versi - alle anatomie scarnificate di milioni di “Invisibili” troppo a lungo in bilico e sottotraccia, impauriti dal futuro – perché la Paura sembra essere la cifra di questo nostro Tempo - spaventati dalla mancanza di ogni orizzonte autorealizzativo, continuerò a dedicare il mio impegno di persona, di cittadina, di scrittrice e giornalista. E anche la poesia, con la sua parola capiente, nel sollecitare la coscienza collettiva, nello smuovere equilibri stratificati, nell’essere connessa proprio con il suo essere nella storia, può togliere dal cono d’ombra, può focalizzare l’attenzione, oltre ogni riduttiva analisi fattuale e meramente numerica. Può andare oltre. Perché, come ci ricorda Oriana Fallaci,
Tra le prestigiose presenze a Spoleto Festival Art 2013, quella del presidente dell’OPE, Osservatorio Parlamentare Europeo, Giuseppe Catapano, arrivato con una delegazione di alti rappresentanti dell’Unione Europea, e degli addetti delle Ambasciate del Paraguay, Brasile e Cina. Apprezzata la presenza dei numerosi critici d’arte e giornalisti di stampa e tv intervenuti al Festival, tra i quali Maurizio Righetti, responsabile del Televideo Rai. Incisivo, tra i saluti istituzionali, quello dell’europarlamentare Magdi Cristiano Allam, membro della Commissione Cultura e Turismo del Parlamento Europeo, che ha sottolineato “il ruolo nevralgico del turismo culturale in Italia quale possibile locomotiva trainante dei comparti industriali, agro-alimentare e dei servizi, potendo assicurare una ricaduta a pioggia dei proventi alla collettività. Purtroppo anche in Europa si parla poco di turismo così come in Italia è affidato a un ministero senza portafogli, mentre dovrebbe essere il nostro principale investimento che potrebbe fare dell’Italia il primo Paese al mondo per introiti da turismo”.
Una prospettiva, quella del turismo culturale, molto sentita da Catia Monacelli, esperta in Management dei Beni e Servizi culturali, curatrice di Arte contemporanea e direttore del Polo Museale Città di Gualdo Tadino che, nel suo lungo percorso professionale, ha sempre dato spazio al dinamismo ampliante del dialogo interculturale, con una particolare e straordinaria attenzione all’Emigrazione italiana quale pagina fondativa della Storia d’Italia. “Ben consapevoli dell’importante funzione educativa e sociale del Museo in ambito contemporaneo, inteso non più unicamente solo come luogo di raccolta, conservazione e tutela del patrimonio artistico – ha osservato Catia Monacelli – la nostra struttura, in questa interessante prospettiva multifunzionale, ha elaborato un’ampia programmazione di mostre temporanee, che parlano e interagiscono con un percorso musealizzato degno di nota. Ed è così che i grandi capolavori del Quattrocento e del Cinquecento umbro, interagiscono, convivono e si confrontano con i linguaggi dell’arte contemporanea, stimolando percorsi di lettura diversi, in una dinamica che crea delle interazioni continue tra l’esperienza del passato e le novità del presente. Il Polo Museale Città di Gualdo Tadino ha accolto e fatto sua la sfida dello Spoleto Festival Art, un progetto ambizioso e qualificato che mette in comunicazione gli artisti e il mondo dell’arte con il mercato e i media. Una collaborazione nata per sostenere il percorso virtuoso dello Spoleto Festival Art Letteratura: realtà di portata internazionale, che grazie alla passione e alla tenacia del presidente Luca Filipponi, ha conquistato in poche edizioni una vasta platea di pubblico, fino a dilatare i propri spazi e confini geografici, inglobando altre realtà territoriali, culturali e monumentali al di fuori della città di Spoleto”. Anna Menozzi, Maurizio Righetti, Enrico Danna, Alberto Conti, Vittorio Contarina, Ancrea Esposito, M.Teresa Santalucia Scibona, Anna Maria Petrova, Vincenzo Grieco, Stelvio Sbardella, Galyna Chukhal, Marco Galbusera, Maria Novella Paonessa, Emiliano Musetti, Sandro Morichelli, Elena Trocino, Mario Testa, Valerio Giuffrè, Miriam Badiani, Giuseppe Catapano, questi gli altri vincitori del Premio Spoleto Festival Art 2013 per la Letteratura.
Goffredo Palmerini