Panicale. Mostra di pitture su legno all'antica dell'artista francese Jean - Pierre Besenval

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Categoria: Cultura

Pubblicato: 01 Agosto 2013

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(ASI) Un viaggio nel tempo, precisamente  nel Rinascimento italiano. Lo propone a Panicale, a partire dal 4 agosto (vernissage alle ore 17) al Museo del Tulle, l'artista francese Jean-Pierre Besenval. In esposizione trenta pitture su legno realizzate con la tecnica antica (alla “caseina”) che si usava nelle botteghe dei maestri del Rinascimento. Mantegna, Carpaccio, Filippo Lippi, Il Perugino, Bellini: questi gli artisti cui dichiara di ispirarsi Besenval, la cui radici sono, non a caso, italiane (è nato nel 1957 da famiglia valdostana). Le opere hanno come temi paesaggi dettagliati, ritratti, motivi architettonici, studi sulla prospettiva, panorami che richiamano le bellezze paesaggistiche umbre e toscane. Non è questo il primo contatto di Besenval con la cittadina che si affaccia sulla vallata del Trasimeno, nella quale, negli anni scorsi, il pittore ha infatti tenuto vari stages di pittura su legno. La mostra, come ricorda una nota dell’assessore al turismo di Panicale, Giselda Bruni,  si svolge nell’ambito delle celebrazioni per il cinquecentenario del santuario di Mongiovino e della rassegna “Museo in mostra 2013, in svolgimento a Panicale”.

Jean Pierre Besenval, dopo un apprendistato giovanile presso l’atelier di Georges Guillot (pittore decoratore su legno a Parigi) ha frequentato laboratori fiorentini dal 1978 all’81. Dal 1980 al 1984 ha visto esposte  le sue opere nel Chiostro delle Billettes a Parigi, circostanza che gli ha permesso di farsi conoscere non solo dalla clientela francese, ma anche americana, italiana ed australiana. Vanta collaborazioni con lo stilista John Galliano, della Maison Christian Dior e insegna le tecniche antiche di pittura su legno negli Stati Uniti ( New-York, Washington D.C., Boston , Savannah e Saint -Louis) oltre che proprio a Panicale. E’ autore di due pubblicazioni edite da Dessain e Tolra, una da Vial e un’ultima pubblicata dalla casa editrice l’Inédite nel 2009.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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