La città di Perugia ne ha voluto celebrare il Cinquecentenario della nascita, presentando presso la sala dei Notari di Palazzo dei Priori, il volume scritto dal Professor Christoph Luitpold Frommel, insigne studioso dell’artista rinascimentale. Per l’occasione sono intervenuti il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, che ha ribadito come questa iniziativa rientri a pieno merito nel percorso di candidatura di Perugia Assisi a capitale europea della Cultura 2019; l’Assessore ai Beni e Attività Culturali della Regione Umbria, Fabrizio Bracco e il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, Francesco Scoppola.
Il Professor Frommel ha illustrato il volume di cui è autore, mettendo in luce gli aspetti innovativi della produzione artistica alessiana. Il libro, intitolato “Galeazzo Alessi e l’Umbria”.Quinto quaderno del Bollettino per i Beni Culturali dell’Umbria, è articolato in tre sezioni: “Perugia e l’Umbria al tempo di Galeazzo Alessi”, in cui è riportata la carriera artistica del maestro attraverso una nuova ricerca archivistica, “L’attività umbra”, in cui vengono esaminate le opere realizzate e l’influenza esercitata sugli architetti contemporanei. “La fortuna”, in cui si riportano le motivazioni del successo dell’Alessi a partire dal XIX secolo.
Il secondo evento ‘celebrativo’ della giornata si è tenuto presso l’Ordine degli Architetti della Provincia di Perugia, dove è stata inaugurata la mostra dedicata al maestro che sarà possibile visitare sino al 14 ottobre.
Con questa iniziativa presentata dall’Ordine degli Architetti e intitolata “Galeazzo Alessi e il suo tempo” si intende proporre ai visitatori un percorso di avvicinamento all’opera dell’artista perugino, dando risalto alla produzione artistica del periodo umbro.
L’Alessi vive in pieno Cinquecento e attraversa la crisi sociale e politica dell’epoca risentendo degli sconvolgimenti del periodo e trasmettendo inquietudine alle sue opere. Durante il soggiorno romano approfondisce i caratteri dell’architettura del Quattrocento e gli aspetti innovativi che si vanno delineando nel secolo successivo. Nelle opere realizzate in seguito a Genova e a Milano il maestro realizza quello che potremmo definire un perfetto connubio di tradizione e innovazione, adattando i moduli classici a nuove formule espressive. Ma al suo rientro in Umbria, raggiunta ormai una certa maturazione artistica, renderà decisamente più morbide le forme manieriste.
La mostra, allestita in quattro sale, si apre “con la massima sintesi dell’opera perugina. Due costruzioni emblema del primo e dell’ultimo periodo trascorso dall’Alessi nella città di Perugia, ‘La Loggia Dorica’ e il ‘Portale del Duomo’, vengono messi a confronto sul piano stilistico”: la prima è ricca di archetipi classico-rinascimentali, mentre l’altro è caratterizzato da tensioni moderne-manieriste. Un video illustra il regesto cronologico delle opere umbre del primo e del secondo periodo, mettendo in luce affinità, diversità e processo evolutivo del percorso artistico dell’Alessi.
Nella sala 2 e 3 (sala del camino e sala consiliare) vengono proposte una serie di immagini fotografiche delle opere umbre e alcuni modelli architettonici, tra cui il chiostro delle Stelle presso san Pietro a Perugia, San Rufino e Santa Maria degli Angeli ad Assisi; i modelli di architetture di scuola romana come il palazzo Parisani realizzato a Tolentino, il palazzo Malaspina ad Ascoli Piceno, San Biagio a Montepulciano e la facciata della Chiesa del Redentore a Venezia.
La mostra si conclude con la video-intervista (sala 4) del Professor Christoph Luitpold Frommel, insigne studioso dell’Alessi.
In occasione dell’inaugurazione sono intervenuti i curatori della mostra, la dr.ssa Maria Carmela Frate e il dr. Claudio Minciotti che hanno brevemente illustrato ‘il percorso’ da seguire e le motivazioni sottese alla realizzazione di questa iniziativa.
Maria Vera Valastro – Agenzia Stampa Italia
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