(ASI) È Justin Timberlake sulle note irresistibili di "Can't Stop the Feeling" ad aprire la serata degli Oscar 2017.Un evento che verrà ricordato per la memorabile gaffe durante la premiazione del Miglior Film:a causa di una busta sbagliata consegnata a Warren Beatty, l'Oscar per il miglior film è stato assegnato a “La La Land”, quando in realtà era stato vinto da “Moonlight”.
I produttori di “La La Land” avevano anche iniziato il discorso di ringraziamento, poi la clamorosa smentita. In realtà c’erano due biglietti nella busta ed è Berry Jenkins, il regista di Moonlight a spiegare cosa è successo alla fine della cerimonia degli Oscar; Il regista ha infatti dichiarato "Ho chiesto di vedere la busta non me l'hanno consegnata immediatamente. Quando l’ho letta, ho visto che c'era chiaramente scritto Moonlight.
Il fatto è che nell'altro biglietto c'era scritto "Emma Stone per La La Land", e Warren Beatty ha letto quel biglietto, uscito per primo dalla busta”."Ho pensato che stava succedendo qualcosa di strano, ma non capivo cosa, è per questo che ho voluto vedere il biglietto… devo dire però che il momento di crisi è stato superato con molta grazia", ha concluso Berry Jenkins in sala stampa. Dopo la cerimonia, la Price Water house Copper, la società che si occupa del conteggio voti ha aperto un’inchiesta e ad i responsabili è stato comunicato che non prenderanno più parte all’evento.
Ma a parte questo insolito ed ironico inconveniente la serata è trascorsa piacevolmente, guidata da un Jimmy Kimmel in splendida forma e scandita dalle numerose battute contro Donald Trump. Ma veniamo ai premi e ai vincitori: migliore attore protagonista è Casey Affleck, fratello di Ben, per "Manchester by the Sea". Al momento di proclamare i vincitori degli Oscar per gli attori non protagonisti abbiamo assistito al grande riscatto della black generation: a Mahershala Ali è infatti andata la stauetta per il migliore attore non protagonista per "Moonlight" , mentre Viola Davis si è accaparrata l'onoreficenza come migliore attrice non protagonista per "Barriere" di e con Denzel Washington. All’Italia è andato solo l'Oscar al trucco ad Alessandro Bertolazzi e a Giorgio Gregoriani che hanno inventato le nuove icone di Joker e Harley Queen in “Suicide Squad”.
Nulla di fatto, invece, per il nostro "Fuocoammare".Vince la pellicola "Animali fantastici" per i costumi, "Arrival" per il montaggio sonoro, "La battaglia di Hacksaw Ridge" per il sonoro, "Il libro della giungla" per gli effetti speciali, "Manchester by the Sea" per la sceneggiatura originale, "Moonlight" per la sceneggiatura non originale. Miglior film d'animazione è il prodotto della Disney "Zootropolis". L'Oscar al documentario va a "O.J. Made in America", sul caso Simpson."Il cliente" di Ashgar Farhadi vince il premio come Miglior film straniero; il regista iraniano non è presente alla cerimonia ,ma manda un messaggio "Grazie, non sono presente per rispetto degli altri paesi toccati dal bando anti-Islam. Dividere il mondo tra noi e i nemici crea paure. Impedisce la democrazia. Il cinema invece, può creare empatia tra i popoli, e oggi più che mai ce n'è bisogno".
Miglior cortometraggio a “Sing” di Kristóf Deák. Miglior cortometraggio documentario a “The White Helmets” di Orlando von Einsiedel e Joanna Natasegara. L’Oscar al miglior montaggio va a John Gilbert per "La battaglia di Hacksaw Ridge"; la pellicola di Mel Gibson porta a casa solo 2 statuette su 6 nomination. Miglior corto di animazione a Piper del regista di origine italiana Alan Barillaro. “La La Land” di Damien Chazelle, porta a casa sei statuette a fronte delle 14 nomination. Il musical vince l'oscar come migliore regia, facendo entrare Chazelle nel guinness dei primati: con i suoi 32 anni è il più giovane regista a vedersi assegnato questo premio. Come da pronostici l’Oscar come migliore attrice va alla splendida e giovanissima Emma Stone; le altre 4 statuette vanno rispettivamente a Linus Sandgren per la fotografia, a Justin Hurwitz, Benj Pasek e Justin Paul per Miglior canzone, allo stesso Hurwitz per la colonna sonora e a Sandy Reynolds-Wasco e David Wasco per la scenografia.
Alessandro Antoniacci - Agenzia Stampa Italia