Il Fair Play della salute e la battaglia contro l’amianto: Bonanni, “Prevenzione e giustizia ambientale sono salute pubblica”

(ASI) La salute come diritto costituzionale, la prevenzione come dovere collettivo e la giustizia ambientale come espressione del fair play civile: sono questi i principi emersi con forza durante la conferenza nazionale “Fair Play della Salute”, organizzata dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play (CNIFP)con il supporto del ministero della Salute e del sottosegretario di StatoOn. Marcello Gemmato.

Tra i momenti più significativi, la nomina dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) e vicepresidente del CNIFP: un segno di convergenza tra il mondo dello sport, della salute pubblica e della tutela delle vittime dell’inquinamento ambientale.

Bonanni, nel suo intervento, ha ribadito che l’amianto rappresenta ancora oggi una delle emergenze sanitarie e civili più gravi del Paese. «Abbiamo ancora oltre 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto diffusi su tutto il territorio nazionale – ha ricordato – e ogni anno contiamo circa 5.000 morti legati a esposizioni dirette o indirette. È un prezzo che nessuna società civile può accettare».

Il presidente dell’ONA ha denunciato la lentezza delle bonifiche e l’assenza di una strategia nazionale coordinata, facendo presente come il fair play non sia solo comportamento sportivo ma “giustizia e lealtà nei confronti delle generazioni future”.
«Bonificare significa prevenire – ha detto – e prevenire significa salvare vite. Non possiamo parlare di salute pubblica senza affrontare le cause ambientali delle malattie, dall’amianto ai metalli pesanti, dai pesticidi ai rifiuti industriali. Il fair play della salute è il rispetto per la vita umana, per l’ambiente e per la verità scientifica».

Non sono mancati ringraziamenti ed elogi da parte di Bonanni all’Onorevole sottosegretario Marcello Gemmato.

L’evento infatti rappresenta una pietra miliare nello sviluppo di una nuova cultura della prevenzione primaria, già promossa dall’Osservatorio Nazionale Amianto e dall’avvocato Ezio Bonanni, pienamente condivisa dal presidente Ruggero Alcanterini e dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play, e al tempo stesso sostenuta e attuata nel nuovo corso della politica sanitaria voluto dall’onorevole Marcello Gemmato.

Dati allarmanti sull’amianto sono stati forniti anche dal generale Giampiero Cardillo, che ha illustrato come le esposizioni non riguardino solo il passato industriale, ma continuino a colpire lavoratori e cittadini. «Le forze armate e di polizia – ha dichiarato – hanno pagato un tributo altissimo, spesso in silenzio. L’amianto è stato presente nei mezzi militari, nelle navi, nelle caserme. Oggi riconoscere e tutelare le vittime del dovere è un atto di giustizia e di verità».

Sul fronte scientifico, il professor Pasquale Montilla, del Comitato Scientifico ONA, ha presentato studi che collegano l’esposizione ambientale a effetti tossicologici sistemici, non solo tumorali. In particolare, ha citato il caso del SIN di Crotone, dove in campioni di tessuti umani ha dichiarato di aver rilevato concentrazioni di metalli pesanti superiori ai limiti di riferimento. Montilla ha proposto un modello di prevenzione integrata basato su screening molecolare, monitoraggio ambientale e assistenza multidisciplinare, evidenziando l’urgenza di un piano nazionale unico che unisca medicina, ecologia e diritto.

L’intera giornata di lavori ha rimesso al centro il concetto di “fair play” come filosofia di comportamento anche in campo sanitario e ambientale. Ruggero Alcanterini, presidente del CNIFP, ha parlato di come la salute non sia solo assenza di malattia ma equilibrio tra corpo, mente e ambiente. «Il fair play – ha detto – è anche questo: rispetto per sè stessi, per gli altri e per la natura. L’amianto è il simbolo di un’epoca che ha sacrificato la salute sull’altare del profitto. Oggi dobbiamo invertire quella logica».

L’avvocato Bonanni ha illustrato anche il lavoro dell’ONA accanto alle vittime del dovere, carabinieri e poliziotti esposti durante il servizio, e la necessità di un fondo nazionale per il risarcimento e la bonifica. «Non ci può essere equità senza giustizia ambientale, né sport pulito senza aria pulita», ha dichiarato con forza, collegando la lotta all’amianto ai valori del fair play sportivo.

Nel suo intervento conclusivo, Bonanni ha rilanciato l’appello al Governo per un “Piano Nazionale Amianto” capace di unire prevenzione, ricerca e giustizia. «L’Italia ha le competenze, le leggi e le risorse per diventare un modello di sanità ambientale – ha detto – ma serve volontà politica. La salute non è un costo, è un investimento etico e civile».

Durante i lavori è intervenuta anche Paola Vegliantei, presidente dell’Accademia della Legalità, che ha richiamato l’importanza dell’educazione civica e ambientale come strumento di prevenzione, sottolineando che la lotta all’amianto e la tutela della salute devono partire dalla formazione delle nuove generazioni.

La conferenza “Fair Play della Salute” ha così offerto una visione ampia e concreta della prevenzione come responsabilità collettiva. L’elezione di Bonanni a vicepresidente del CNIFP segna l’inizio di una collaborazione strategica tra sport, salute e ambiente: un patto per un’Italia più giusta, pulita e consapevole, dove il fair play diventi la regola anche nella politica e nell’economia della salute.

L’Avv. Ezio Bonanni, in qualità di presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA APS, dell’Osservatorio Vittime del Dovere APS, e anche vicepresidente del Consiglio Direttivo Nazionale del CNIFP, presieduto dal Dott. Ruggero Alcanterini, è impegnato nella tutela delle vittime e dei loro familiari e insieme all’associazione continua ad offrire anche tutela medica e legale attraverso la consulenza tramite il numero verde 800 034 294.

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