(ASI) Flora Vallone – architetto paesaggista e Vice Presidente Nazionale dell'Associazione Italiana per l'Ingegneria Naturalistica : "In queste ore l'attenzione è sempre sulla riduzione delle emissioni climalteranti e sulle vasche di laminazione.
Manca però -ancora e completamente- la consapevolezza della necessità di accelerare sull'altro macrotema fondamentale: trasformare gli spazi aperti a che possano assorbire CO2 e acque, incrementando alberi, superfici verdi e aree filtranti, quindi ben oltre la "semplice" riduzione del consumo di suolo, ma reintroducendo le componenti ambientali che abbiamo espulse dal tessuto urbano e che invece possono divenire nostre valide alleate nel contrasto al cambiamento climatico".
"Dopo settimane di caldo torrido e temperature tra le più alte mai registrate, violenti nubifragi, downburst stanno di nuovo colpendo tutta l'Europa, tra improvvisi forti venti, grandine, alluvioni. A Milano ancora ricordiamo il 5 luglio del 2023 quando in città, in poche ore, crollarono al suolo 5000 alberi sferzati da venti oltre i 100 km/ora e poi allagamenti e esondazioni, che ancora continuano a ripetersi come ieri a Como e in Brianza dove sono caduti oltre 70 mm di pioggia/ora, allagando box e cantine, isolando centri abitati e costringendo ad evacuare intere famiglie.
Di fronte a questi gravi e ripetuti episodi l'attenzione degli addetti ai lavori e dei media rimane però sempre e solo focalizzata su due temi: riduzione delle emissioni climalteranti, tanto che la stessa Commissione Europea in questi giorni ne ha anticipato gli obiettivi dal 2050 al 2040, e le vasche di laminazione, da più parti in corso di realizzazione e che certamente sono di indubbia utilità per fronteggiare gli eventi di piena.
Manca però -ancora e completamente- la consapevolezza della necessità di accelerare sull'altro macrotema fondamentale: trasformare gli spazi aperti a che possano assorbire CO2 e acque, incrementando alberi, superfici verdi e aree filtranti, quindi ben oltre la "semplice" riduzione del consumo di suolo, ma reintroducendo le componenti ambientali che abbiamo espulse dal tessuto urbano e che invece possono divenire nostre valide alleate nel contrasto al cambiamento climatico. Oltre le auto elettriche e le pale eoliche dobbiamo rapidamente attivare processi-azioni-tecniche NBS - cioè basate sulla natura e sul suo sapere millenario e urgentemente ripristinare fiumi a scorrimento libero, città spugna, foreste urbane, ... come peraltro previsto anche dalla recente Nature Restoration Law". Lo ha affermato Flora Vallone, milanese, architetto paesaggista, Vice Presidente Nazionale dell'Associazione Italiana per l'Ingegneria Naturalistica.



