(ASI) Nel 2023, il settore sanitario italiano ha affrontato una sfida significativa, con un numero record di medici e operatori sanitari che hanno espresso il desiderio di lasciare l'Italia. I vertici di Amsi, Associazione Medici Stranieri in Italia (AMSI), hanno sottolineato l'entità di questo fenomeno.
Più di 6.000 professionisti della sanità hanno contattato l'AMSI nell'ultimo anno per esplorare opportunità di lavoro all'estero. Questo numero segna un aumento notevole rispetto agli ultimi cinque anni, con un picco del 30% che è salito al 40% tra maggio e settembre.
Il Direttivo di Amsi ha evidenziato che la maggior parte delle richieste, oltre 4.000 su 6.000, sono dirette verso i Paesi del Golfo, in particolare gli Emirati Arabi Uniti, l'Arabia Saudita e il Qatar. L'AMSI riceve circa 500 e-mail al mese, un indicatore del forte malcontento e della ricerca di nuove opportunità da parte dei professionisti del settore sanitario in Italia.
“Come Amsi rispondiamo alle domande dei medici, accogliamo i loro interrogativi, comprendiamo i loro timori e anche le loro ambizioni. Allo stesso tempo, però, lavoriamo da anni, e come non mai lo abbiamo fatto negli ultimi 12 mesi, per convincere la politica - rimarca Amsi - ad agire per arginare quella che è una vera e propria fuga, un esodo di massa che rischia di indebolire ulteriormente la nostra sanità pubblica e naturalmente anche quella privata, già notevolmente messe a dura prova. Ognuno di noi deve fare la sua parte per arginare la fuga dei nostri medici all’estero, per noi risorsa preziosissima, creando terreno fertile per convincerli a restare, senza ovviamente nel contempo frenare il loro desiderio di miglioramento e crescita, sia chiaro più che legittimo - ricorda - L’Associazione Medici di origine straniera in Italia, insieme all’Unione Medica Euromediterranea, porta avanti da anni un impegno encomiabile che è sotto gli occhi di tutti, con propri rappresentanti in ben 120 Paesi nel mondo”.
Il Direttivo di Amsi ha espresso preoccupazione per la crescente fragilità del sistema sanitario italiano, aggravata dalla costante emigrazione di medici e infermieri. Secondo Amsi. la qualità della tutela della salute pubblica è seriamente minacciata da questa tendenza. Per contrastarla, suggerisce la creazione di condizioni più favorevoli per incoraggiare questi professionisti a rimanere in Italia e per aumentare l'attrattiva delle professioni sanitarie nel Paese.
Conclude sottolineando l'importanza di "aiutare i professionisti sanitari a casa loro in Italia". Questo appello ha ricevuto il sostegno di oltre 75 organizzazioni, tra cui associazioni e sindacati di professionisti della sanità, organizzazioni e associazioni di strutture sanitarie, cliniche private e poliambulatori.
L'obiettivo è quello di rafforzare il sistema sanitario italiano e di garantire un'elevata qualità dell'assistenza sanitaria per la collettività.
Foad Aodi - Agenzia Stampa Italia