(ASI) Negli ultimi tre anni (2020-2023) in Italia si sono verificati 600 episodi di discriminazione nei confronti di operatori sanitari di origine straniera:400 compiuti nei confronti di medici e odontoiatri, 200 a danno di altre professioni.
Il 70 per cento degli episodi si è verificato al Nord; nella metà dei casi la discriminazione è legata al colore della pelle o al paesi di origine.
Sono alcuni dei dati presentati nel corso del convegno "No alla violenza contro i medici e gli operatori sanitari” tenutosi presso l'Ordine dei medici di Roma.
I dati sono stati raccolti dallo sportello Amsi (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia ) e dal movimento internazionale transculturale interprofessionale ‘Uniti per Unire’.
“Le aggressioni sono tutte da condannare senza se e senza ma”, hanno detto i vertici di Amsi. Ancor più adesso che sono in forte aumento. Nonostante ciò, ha concluso, “L’Italia non é né sarà mai un paese razzista nonostante alcune proposte di legge che profumano di razzismo populismo e di strumentalizzazione politica”.
Foad Aodi - Agenzia Stampa Italia