Sicilia, Mussomeli: a gonfie vele l’esperimento dei “camici senza frontiere”

(ASI) I nostri medici fuggono dalla sanità pubblica, soprattutto quella di emergenza-urgenza. Per attirare personale le aziende sanitarie le hanno tentate tutte. Ricchi bonus, premi, benefit. Ma non c’è nulla da fare.

L’ultima carta resta quella dei professionisti sanitari stranieri. Proprio loro. Che già salvano i presidi ospedalieri e i punti nascita dalla chiusura, essendo gli unici rimasti a fare figli. Ma adesso potrebbero anche curare i siciliani. Le Aziende Sanitarie Provinciali, infatti, hanno cominciato a chiamare anche i medici fuori dall’Unione europea. E l’operazione sembra funzionare.

Un modello virtuoso già c’è. A Mussomeli sono i medici stranieri che stanno salvando la sanità pubblica. Il dottor Gabriel, cinquantuno anni, geriatra, si è trasferito con la moglie e quattro figli. La dottoressa Laura Lator, è la prima chirurga argentina assunta da un ospedale pubblico. Ha trentasette anni. È specializzata in gastroenterologia e patologie del cancro al colon. È mamma di due bambini. I suoi figli frequentano già l’asilo di Mussomeli, il marito, insegnante di Educazione fisica, ha trovato lavoro come istruttore di padel. Grazie a lei può riaprire il reparto di chirurgia dell’ospedale di Mussomeli, perché era rimasto solo il primario. Altri sei medici argentini, chirurghi ortopedici e specialisti in medicina interna, verranno assunti a breve. Uno è Luciano Verrone, traumatologo del Boca Juniors, la squadra di calcio dove militò Diego Armando Maradona.

Ma come nasce questa passione dei medici argentini per Mussomeli? Il borgo, ormai in parte abbandonato (diecimila abitanti, ma l’ospedale serve la popolazione di quindici comuni) tempo fa ha lanciato, come tanti altri comuni siciliani, l’iniziativa delle case in vendita ad un euro (con l’obbligo della ristrutturazione, però, e della residenza). E una coppia argentina, venuta in vacanza in Sicilia, si è innamorata dei luoghi e ha deciso di cambiare vita e di stabilirsi qui. Sono Erica Moscatello, pronipote niente di meno che di Ernesto Che Guevara, e il marito Javier Raviculè. E si sono fatti promotori di Mussomeli nel loro Paese.

Questa è gente che la rivoluzione ce l’ha nel sangue, e quando hanno visto le pietose condizioni della sanità pubblica, si sono fatti da tramite con i vertici della sanità locale per capire se c’era spazio per loro, per i medici dall’altra parte del mondo. Mille riunioni, permessi, carte bollate infinite, poi, più della burocrazia poté la necessità di medici, e l’esperimento è partito davvero.

Da Mussomeli l’esperimento dei “camici senza frontiere” si estende adesso a macchia di leopardo in tutta la Sicilia. A Trapani sono pronte le prime assunzioni, con un dottoressa dall’Ucraina e un marocchino. Stessa cosa stanno tentando altre aziende sanitarie in Calabria, che hanno un filo diretto con Cuba.

Ma non bisogna cercare lontano. Molti medici stranieri già vivono in Italia. Spiega Foad Aodi, presidente dell’Amsi, l’Associazione Medici Stranieri in Italia, che nel nostro Paese «sono oltre 77.500 professionisti di origine straniera ed è difficilissimo per loro lavorare nel settore pubblico perché il sessantacinque per cento non ha la cittadinanza italiana. Si tratta per lo più di medici e infermieri, ventiduemila e trentottomila. E poi odontoiatri, fisioterapisti, farmacisti, psicologi, tecnici radiologi. Un patrimonio umano prezioso – aggiunge – ma purtroppo otto su dieci lavorano nelle strutture private e solo il dieci per cento riesce a servire nelle strutture pubbliche. Quasi tutti i concorsi, infatti, hanno come prerequisito la cittadinanza italiana». Adesso per loro si aprono nuove strade. Così come già arrivano le prime richieste da parte di medici tunisini e siriani.

L’impatto finora è più che positivo. I medici stranieri portano entusiasmo, e danno nuova linfa e vitalità ad un sistema che sembra segnare il passo. Da soli però non bastano, se non cambia anche il modo in cui, da sempre, la politica gestisce la sanità, soprattutto in Sicilia. Che siano i medici immigrati a salvare la sanità pubblica, è una lezione che molti faranno finta di non ascoltare. E magari un giorno saranno necessari anche i politici stranieri, per salvare la Sicilia da se stessa.

Foad Aodi - Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Istituto Friedman: Ferma condanna al mandato di arresto della CPI contro Netanyahu e Gallant

(ASI)"L’Istituto Milton Friedman condanna con assoluta fermezza il mandato di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI) contro il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e il Ministro della Difesa ...

Fusione Cosenza, Baldino contesta Occhiuto: «Rozzo spot elettorale, Ionio isolato da sempre per visioni miopi»

(ASI) Roma - <Quando studiavo geografia alle scuole elementari, la Basilicata era la regione più povera d'Italia, accompagnata dalla Calabria e, secondo alcuni sussidiari, anche dalla Puglia. Ora che ...

MO: Provenzano (PD), Italia rispetti CPI e si adegui a sue decisioni

(ASI) "È partito l'attacco alla Corte Penale Internazionale, per il mandato di arresto a Netanyahu. La CPI è un'acquisizione fondamentale della giustizia internazionale, fondata sullo Statuto di Roma. L'Italia ha il dovere ...

Violenza donne, Matone (Lega): "Polemiche offendono impegno per combatterla"

(ASI) Roma – "Quello della violenza contro le donne è un tema troppo delicato da derubricare a mera strumentalizzazione politica da parte delle solite opposizioni che troppo spesso tacciono di fronte ai ...

Pd, Direzione nazionale il 28 novembre

(ASI) La Direzione nazionale del Pd si svolgerà il 28 novembre alle 16,30 nella sede nazionale del Partito in Via Sant'Andrea delle Fratte, 16. All'ordine del giorno l'esito delle elezioni regionali.

Rifondazione: Il Salva Milano è un via libera alla peggio speculazione. 

(ASI) Milano - "Il 'Salva Milano' approvata oggi alla Camera, da sanatoria ai costruttori pensata dalla destra al governo, diventa il "liberi tutti" ad edificare selvaggiamente in tutta Italia per ...

L’UNione Associazioni Italia Israele (UAII) ed Alleanza per Israele condannano con fermezza i gravi atti intimidatori e violenti contro il Ministro Giuseppe Valditara

(ASI)Roma - Livorno, lì 21 novembre 2024 - "L’UAII ed Alleanza per Israele esprimono il proprio sdegno e la più ferma condanna per i gravi episodi di intimidazione e violenza ...

Riprende il campionato con Milan e Juve quasi da ultima spiaggia. La riflessione di Sergio Curcio

Riprende il campionato con Milan e Juve quasi da ultima spiaggia. La riflessione di Sergio Curcio

Blitz notturno contro la sede di Pro Vita & Famiglia: serrature otturate e serrande sigillate con silicone. Appello a Piantedosi

(ASI) Pro Vita & Famiglia denuncia un altro attacco nella notte alla sede romana di Viale Manzoni.  Le telecamere esterne della Onlus hanno infatti registrato la presenza di ...

Premio Giotto, un evento culturale di grande respiro

(ASI) Il Premio Giotto si distingue per essere non solo un premio, ma un vero e proprio evento culturale, caratterizzato da incontri, conferenze e momenti di scambio tra artisti e ...