(ASI) "Il dott. Befera dovrebbe avere piu' coraggio e non scusarsi come se avesse fatto una cosa sbagliata con la splendida operazione Cortina, e dovrebbe ammettere che la spettacolarita' dell'operazione - pari a quella con cui vengono arrestati sotto le luci delle telecamere i boss della mafia - rende 10 volte di piu' di una silenziosa indagine sui registri del PRA".
Così ha dichiarato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, aggiugnendo: "Ora , pero', deve fare altri due blitz: il primo mandando gli 80 ispettori nelle citta' a setacciare le sedi dei partiti politici , alberghi e ristoranti che evadono il canone RAI - che scade il prossimo 31 gennaio - per oltre 230 milioni di euro l'anno, dimostrando cosi' che il rifiuto ostinato a fornire l'elenco di questi evasori (il CODACONS ha dovuito proporre un ricorso al tar del Lazio contro questo rifiuto assurdo) non e' dovuto al rispetto per le sedi dei partiti. Il secondo nei propri stessi uffici per individuare quei funzionari leggeri e superficiali che hanno causato l'invio di centinaia di migliaia di cartelle pazze a cittadini onesti. Non a caso uno di questi funzionari sara' processato a febbraio a Roma per abuso di atti d'ufficio in relazione all'emissione di una cartella pazza, proprio su denuncia del Codacons. Infatti, la serieta' dell'istituzione si vede non solo dalla capacita' di dare la caccia agli evasori , come e' stato con l'operazione Cortina, ma anche dalla capacita' di fare autocritica per gli errori gravissimi che tartassano i cittadini. Basterebbe che il dott. Befera si andasse a leggere i post sul mio blog e inviasse una lettera formale di scuse e un euro simbolico di risarcimento a tutti gli sfortunati destinatari di cartelle pazze, per dimostrare la correttezza dell'operato dell'Agenzia delle entrate. Noi saremo sempre a fianco di chi con coraggilo fa pagare le tasse a chi non le paga, e abbiamo chiesto a Befera un incontro urgente per valutare la possibilita' di indennizzi in favore delle vittime delle cartelle pazze".