Ora governo e FS facciano una riflessione
Si sta concludendo con una pressoché totale partecipazione del personale FS lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato dall’OrSA che rivendica un servizio ferroviario sostenibile ed in grado di rispondere alla richiesta di mobilità dei cittadini, il rinnovo di un Contratto Nazionale che manca da 3 anni e denuncia le ripetute iniziative unilaterali dell’Impresa FS sui temi dell’orario e dell’organizzazione del lavoro. Stamane, nella fascia oraria 9 – 10, circolavano sulle principali linee della rete non più di 65 treni a conferma dell’alta adesione alla protesta. Il 75% di scioperanti nel personale mobile di Trenitalia con punte dell’80% in Trenord, il 65% negli addetti all’esercizio ferroviario rappresentano una clamorosa bocciatura delle ipotesi di riduzione del trasporto ferroviario e dei tagli ai finanziamenti da Stato che porteranno, già da gennaio 2012, alla soppressione di 1 treno su 2 nel trasporto locale, alla chiusura del servizio universale di medio-lunga percorrenza ed alla rinuncia al trasporto delle merci via treno. Ai guasti causati dalle finanziarie del precedente Governo si sommano i silenzi dell’attuale Esecutivo, unicamente interessato ad accelerare un processo di liberalizzazione del settore senza regole sul fronte del lavoro e senza un serio progetto che garantisca il diritto alla mobilità per i cittadini. Sul fronte societario il Gruppo FS persegue i suoi progetti di smantellamento della Divisione Merci, di tagli ai treni locali e di soppressione dei treni Intercity ed Intercity notte, causa questa di centinaia di esuberi nel settore degli appalti e dei servizi. Il rifiuto di FS a ridiscutere i temi dell’equipaggio – treno e dei turni del personale mobile, frutto di accordi che l’OrSA non ha sottoscritto e che i lavoratori hanno pesantemente bocciato, sono gli aspetti più importanti di una deriva delle relazioni industriali che si sostanziano con le unilaterali riorganizzazioni degli Impianti, con l’imposizione di turni di lavoro che aumentano insostenibilmente i carichi di lavoro senza produrre veri aumenti di produttività, con la riduzione dei servizi commerciali e con un complessivo peggioramento del servizio offerto alla clientela. In Trenord l’Impresa intende rimettere in discussione le intese già intervenute sui turni e sugli orari di lavoro ed esercita inaccettabili pressioni sul personale, creando un pesante clima di incertezza e confusione. L’OrSA , nel ringraziare i lavoratori per il sostegno dato alla vertenza, invita Governo e Gruppo FS alle dovute riflessioni, il primo sulla necessità di tornare a ragionare sulle condizioni di sostenibilità economica, produttiva e occupazionale del trasporto ferroviario, l’Azienda sull’inderogabilità di un confronto a tutto campo con il Sindacato che riaffronti i temi delle condizioni di lavoro dei propri dipendenti, ponendo fine agli atti unilaterali ed alle forzature contrattuali.
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