(ASI) Quasi 1 italiano su 3 (32%) ha scelto di mettersi in viaggio per una vacanza approfittando della fortunata combinazione di ponti nel periodo compreso tra la Pasqua, 25 aprile e il primo maggio. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ che evidenzia peraltro uno scaglionamento delle partenze nell’arco delle due settimane con un primo gruppo di oltre 5 milioni di italiani in partenza con la Pasqua.
Le mete preferite – sottolinea la Coldiretti – restano quelle lungo la Penisola che consentono di ottimizzare il tempo a disposizione ma c’è anche un 14% che varca le frontiere.
Sul podio – precisa la Coldiretti - sale il mare, con ben il 40% delle preferenze trainate dal caldo, mentre al secondo posto ci sono le città con il 27% davanti a parchi naturali, montagna e campagna. Gli alloggi piu’ gettonati sono le case in proprietà o in affitto, alberghi, bed and breakfast e gli agriturismi dove per il ponte di Pasqua e Pasquetta si prevedono tra italiani e stranieri almeno un milione di presenze a tavola con una aumento del record 15%, rispetto allo scorso anno, spinto dalla voglia di stare all’aria aperta e alla ricerca del buon cibo secondo elaborazioni Coldiretti su dati Campagna Amica. Si tratta di una tendenza favorita anche dal calendario di una “Pasqua alta”, in primavera avanzata con il risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, ma anche le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni e di semina. Ma con l’80% degli italiani che secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ a Pasqua cerca la tradizione a tavola, alle basi del successo dell’agriturismo c’è anche la possibilità – sottolinea Coldiretti – di mangiare i piatti della cultura popolare locale, cucinati dagli agrichef, i cuochi contadini che utilizzano i prodotti da loro stessi coltivati in azienda.
Oltre 1/3 della spesa in vacanza in Italia – rileva la Coldiretti - è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche in mercati, feste e sagre di Paese. L’alimentazione non solo è diventata la principale voce del budget turistico ma spesso – sottolinea la Coldiretti – e spesso indirizza la scelta delle destinazioni. Infatti – precisa la Coldiretti - nella scelta della meta del viaggio il 59% dei turisti italiani valuta come importante o importantissima la presenza di un’offerta enogastronomica e fra le esperienze più apprezzate ci sono, nell’ordine, la visita a un’azienda agricola (39%), di una cantina (31%) e di un caseificio (27%), secondo l’ultimo Rapporto sul turismo enogastronomico 2019.
Non è un caso che tra i souvenir di viaggio dei turisti italiani – continua la Coldiretti – il preferito è diventato quello alimentare, con i prodotti tipici che sono scelti come ricordo ideale da riportare a casa o regalare ad amici dal 45% dei vacanzieri, largamente davanti a prodotti artigianali e gadget.
Il cibo – conclude la Coldiretti – è il vero valore aggiunto della vacanza Made in Italy che può contare sul primato dell’agricoltura più green d’Europa con 297 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole biologiche, la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (Ogm), 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%).