(ASI) Il Sottosegretario d'Abruzzo Mario Mazzocca, neo Sovrintendente all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, ha formalizzato per conto della Regione Abruzzo l'adesione alla Carta degli Appennini coordinando la partecipazione dei primi ventinove Comuni abruzzesi.
La firma è stata apposta al documento dallo stesso Sottosegretario, nel tardo pomeriggio di martedi, in occasione della Conferenza Internazionale sulla Green Economy e Ricostruzione Post Terremoto nella Regione Appenninica che ha avuto luogo presso l'Università di Camerino proprio in questi giorni.
“Tra gli obiettivi principali cui tende la Carta degli Appennini - spiega il Sottosegretario Mazzocca - vi è una sempre maggiore consapevolezza dei cittadini circa le opportunità e i rischi connessi ai cambiamenti climatici a livello locale, il favorire le misure di competenza delle amministrazioni comunali nella prospettiva di valutare la capacità di gestire e rispondere efficacemente agli impatti dei cambiamenti climatici allo scopo di pervenire alla stesura di una strategia locale di adattamento in linea con quella a livello regionale, nazionale ed europeo”.
Questi i Comuni interessati, tra cui l'importante presenza del capoluogo di regione. Per la Provincia de L'Aquila: L'Aquila, Secinaro, Fontecchio, Ortona dei Marsi, Ovindoli, Sulmona, Cagnano Amiterno, Roccaraso, Molina Aterno, Capitignano, Pacentro, Scanno, Corfinio; per la Provincia di Pescara: Caramanico Terme, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Serramonacesca, Montebello di Bertona, Pescosansonesco, Villa Celiera e Lettomanoppello; per la Provincia di Chieti: Rapino, Tollo, Guardiagrele e Pretoro; per la Provincia di Teramo: Civitella del Tronto, Campotosto, Rocca Santa Maria, Campli e Isola del Gran Sasso.
A latere della firma dell'importante documento, il Sottosegretario è intervenuto nella sessione1 della Conferenza incentrata sul tema “Green economy e risorse naturali” nel corso della prima giornata dell'evento, mentre, nella mattinata della seconda giornata, ha partecipato alla tavola rotonda "Possibilità offerte dalla green economy nel disegno di politiche e azioni per la ricostruzione post-terremoto".
Nel complesso, sono stati posti a sistema metodi ed esperienze ragionando sulle priorità condivise e sulle opportunità offerte dal territorio ai settori coinvolti nei processi di innovazione (energia, filiere agro-alimentari, manifattura, turismo e servizi). Oltre a ciò è stato fatto il punto della situazione su un modello per la green economy in aree complesse componendo e selezionando metodologie e buone pratiche all'intento di una cornice ad hoc per lo studio di una strategia di sviluppo green nella regione appenninica, coerente con i bisogni locali, integrata a livello istituzionale e in linea con obiettivi internazionali quali mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e diminuzione del consumo di suolo.
L'evento è stato organizzato e promosso dall'Eurac Research e dalla Delegazione Italiana in Convenzione delle Alpi - Ministero dell'Ambiente, sulla scia di quanto nelle Alpi è stato fatto e ancora si sta portando avanti in materia di Green Economy (Sesta Relazione sullo stato delle Alpi "La green economy nella regione alpina", 2017).