Enea Paladino è il moderatore della presentazione ufficiale di un nuovo movimento
NES UMBRIA e LABCOM nuove realtà politiche
9 giugno 2011, sala delle conferenze del CERP della Rocca Paolina
Di Michele Topini
(ASI) Il 9 giugno nella sala delle conferenze del CERP all'interno della Rocca Paolina I gruppi politici NES Umbria e LABCOM ufficializzano la loro collaborazione e la loro presenza nello scenario politico regionale e nazionale.
“Contro l'omologazione, lancia il tuo grido di libertà”, questo lo slogan che compare sulle locandine di presentazione del dibattito, nonché il tema centrale che fa da collante tra gli interventi che hanno visto alternare al microfono importanti esponenti di realtà politiche emergenti, come il NES Umbria e il LABCOM o già affermate come il PDL.
Il moderatore dell'incontro è stato Enea Paladino che ha speso diverse parole di ringraziamento verso tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo movimento politico che, come emerge dagli interventi in sala, vuole riproporre un nuovo umanesimo, riportando al centro dell'attenzione la figura dell'uomo e non più una corrente politica di una piuttosto che di un'altra fazione. E' l'uomo, il cittadino ad essere al centro dell'attenzione del progetto politico che NES Umbria e LABCOM si propongono di realizzare, viene specificato, nel corso del dibattito, che non si vuole puntare alla crescita del singolo, ma alla creazione di un vero e proprio gruppo di “fratelli”, parola volutamente utilizzata da Enea Paladino per sottolineare la collaborazione, l'amicizia e la solidarietà che ogni componente del nuovo gruppo cerca di regalare agli altri, senza nulla pretendere in cambio.
Riccardo Merolla con il proprio intervento sottolinea come sia necessaria la stretta collaborazione tra le due nuove realtà e come però sia importante e fondamentale che tutti si mettano attivamente in gioco “a testa bassa” perché, spiega “c'è da trottare”.
Richiama ad un forte impegno e porta l'attenzione sull'importanza del contributo del singolo componente all'interno del gruppo, di cui lui è certamente il responsabile ma del quale apporto e sostegno non può fare a meno.
Invoca, inoltre, un impegno che sia in grado di prescindere dal tornaconto personale, ma che sia mirato all'integrità del raggiungimento dell'obiettivo finale, prefissato all'inizio del progetto stesso, esempio che egli ha portato rifiutando per ben due volte un'importante carica politica pur di restare attivo nel cammino da lui intrapreso e non volendolo abbandonare in corso d'opera. Questo merito gli è stato riconosciuto ampiamente all'interno del dibattito da tutti e in particolare dalle parole spese dal moderatore Enea Paladino, Dirigente della Giovane Italia Umbria.
Successivamente, dagli interventi di Cesare Giardina, Presidente Giovane Italia Roma, e Federico Iadicicco, Consigliere Provinciale del PDL a Roma emerge come l'apporto dei giovani sia fondamentale per poter rinnovare, modernizzare la politica, che troppo spesso ripropone gli stessi volti e che rimane a volte piatta e ancorata a vecchi ideali ormai superati.
C'è bisogno di freschezza, di rinnovamento e di impegno. Iadicicco sostiene che c'è la necessità di portare in alto i ragazzi meritevoli e non chi prende la scorciatoia vendendosi o svendendosi pur di arrivare al successo personale. Spiega come dal suo punto di vista le elezioni a Milano siano state perse, non tanto perché Berlusconi si è schierato al fianco della Moratti, ma poichè la destra non ha offerto un'alternativa concreta alla politica della sinistra, ovvero, non ha saputo comunicare i progetti che aveva in serbo per il cittadino, che emerge, non sono neanche pochi.
Conclude sottolineando l'importanza di non cambiare ogni anno il nome del partito, e si augura che dopo la scissione interna al PDL tra Berlusconiani e Finiani non ce ne sia bisogno, anche perchè a lui piace particolarmente ciò che il nome del partito stesso evoca, ovvero le due parole su cui si fonda, “Popolo” e “Libertà”.
Breve ma incisivo l'intervento di Andrea Lignani, Consigliere Regionale in Umbria.
Egli afferma che la posizione oggi raggiunta da NES Umbria e LABCOM non deve essere un punto di arrivo di un progetto che è giunto a conclusione, ma un punto di partenza per sfornare nuove idee, proposte e personalità politiche, che siano in grado di dare speranza verso una nuova concezione politica differente che sia capace di lanciare la sfida “alle stelle”. Sostiene che la gioventù debba essere indirizzata presso l'occupazione di cariche importanti nel quadro della classe dirigenziale, andando a sostituire i poco meritevoli e andando a recuperare invece coloro che magari, sbagliando, si sono “venduti” a questa o a quella corrente politica, perdendo di vista la strada di un corretto cammino che avevano intrapreso. E' facile in un periodo di crisi, aggiunge, lasciarsi andare o addirittura “farsi comprare”, fa parte delle difficoltà che la crisi fa emergere, tuttavia dice che bisogna riconoscere gli errori e andare a reindirizzare chi ha sbagliato sulla retta via.
Conclude dicendo che nessuno sa quale sia il futuro del centro destra e dunque del PDL, ma che se si mette in campo il massimo impegno, comunque vada e qualunque sia la posizione che ogni singolo potrà raggiungere, sicuramente per tutti una simile stagione verrà ricordata come una delle più importanti della propria vita.
Mattia Mori, Presidente della Rinascita Universitaria di Perugia, ancora una volta ricorda l'importanza dell'impegno e della collaborazione, ma soprattutto dell'umiltà che ha contraddistinto il cammino di questo movimento politico, portando la giusta determinazione anche all'interno dell'università, e la giusta dose di credibilità agli occhi di tutti i sostenitori. Non nasconde una certa emozione e dichiara che la vittoria, che più ha sentito, è stata una vittoria fatta di integrità e coerenza, propria di uomini che quando vanno a letto la sera possono dormire sogni tranquilli, sapendo di non avere raggiunto gli obiettivi prefissati accettando la poltrona facile o percorrendo una scorciatoia, ma contando sulle sole proprie forze e convinzioni. Conclude augurando ad Achille Sammaciccia, responsabile del NES Umbria, una rosea carriera politica, supportata da un sereno quanto positivo impegno personale.
Achille Sammaciccia mette in evidenza quello che ritiene un punto di svolta di questo cammino da percorrere, dice lui, “insieme”, ovvero il saper proporre qualcosa di nuovo e diverso che sappia avvicinare e aggregare sotto una linea guida di una politica che dia stimolo e voglia di partecipazione, serietà, e che sappia creare i presupposti per un ottimo prosieguo di un cammino già brillantemente cominciato.
Con i ringraziamenti di Enea Paladino si è dunque conclusa la presentazione, e ancora una volta le parole spese sono andate ad incitare i presenti verso una stretta collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi comuni.