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 Oncologia in Africa, un problema emergente. La testimonianza del Dottor Lucio Crinò

(ASI) Oncologia in Africa, un problema emergente.La testimonianza del Dottor Lucio Crinò Direttore della S.C. di Oncologia Medica del S.Maria della Misericordia.

Il Dottor Lucio Crinò, Direttore della S,C, della Oncologia Medica del S.Maria della Misericordia  ha maturato una  esperienza umana e professionale in Tanzania, al suo rientro a Perugia gli abbiamo chiesto una testimonianza  di una  intensa attività sanitaria che non può lasciare indifferenti.
Da  circa un anno, una associazione onlus italiana Vittorio Tison, ha attivato un programma di sviluppo dell’oncologia in Tanzania, coordinato dal Prof. Dino Amadori dell’IRCS di Meldola-Forlì e basato sulla presenza costante di un oncologo italiano presso l’Oncologia del Bugando Medical Center, a Mwanza in Tanzania.
 
Nell’intero paese non vi sono chirurghi dedicati all’oncologia, vi sono 4 radioterapisti a Dar Es Salaam ed un solo oncologo medico formato in Italia. Nel 2008 è stato stipulato un accordo con il Bugando Medical  Center di Mwanza, l’Associazione Vittorio Tison e l’Istituto Oncologico Romagnolo che ha portato alla realizzazione di un reparto di oncologia con 18 letti, presso il quale da aprile 2010 14 oncologi volontari italiani hanno prestato il loro servizio, con un lavoro clinico indispensabile per il funzionamento del reparto di oncologia. I tumori più frequenti sono rappresentati nelle donne dal carcinoma del collo dell’utero e della mammella, nell’uomo dai tumori del fegato e dell’esofago, mentre nei bambini che costituiscono circa un terzo di tutti i casi di cancro, i tumori più comuni sono i linfomi, il retino blastoma, il tumore di Wilms e le leucemie acute. L’assistenza si svolge in condizioni di assoluta precarietà, per la mancanza di presidi diagnostici efficaci, non vi è la tomografia assiale computerizzata, non è disponibile l’immunoistochimica, per cui gran parte delle diagnosi sono effettuate solo su base clinica. Per quanto riguarda la terapia, la situazione è ancora più drammatica per l’assoluta mancanza di farmaci, di radioterapia e per le gravissime carenze operatorie. Inoltre nonostante il livello estremo di povertà tutta l’assistenza ed i pochi farmaci presenti sono disponibili solo dietro pagamento diretto e anticipato. Non esiste terapia di supporto con antiemetici o fattori di crescita, nè terapia palliativa.
 La repubblica della Tanzania è situata nell’Africa centrorientale, nella fascia sub sahariana, confinando con il Kenia, il Mozambico, il Malawi, l’Uganda, il Ruanda, il Burundi e lo Zambia. Presenta una popolazione di circa 40 milioni di abitanti ed è uno dei paesi più poveri del mondo, al 162° posto su 177 paesi secondo il “Poverty and Humany Development Report” del 2005, con una economia basata sull’agricoltura che impiega l’80% circa della popolazione, il 20% della quale vive al di sotto della soglia di povertà. L’aspettativa di vita è di circa 48-50 anni e le prime cause di morte sono nell’ordine la tubercolosi, la malaria e l’AIDS.. Il cancro rappresenta un problema emergente con una incidenza di 84/100000 nei maschi e 91/100000 nelle donne.
 
In conclusione ,nonostante la potenziale curabilità di buona parte di cancri che epidemiologicamente sono molto diversi dalla patologia vista  in Europa, per la mancanza di prevenzione, per la povertà delle condizioni igienico sanitarie e per la carenza di farmaci,  le possibilità di cura sono oggi assai scarse ed è necessario un impegno mirato alla realizzazione di un efficiente sistema di diagnosi e cura.
Inoltre un problema ulteriore è rappresentato come nelle altre nazioni africane dalla situazione epidemiologica dell’HIV/AIDS con un prevalenza negli adulti del 65% (1.400.000 casi) e con 140.000 decessi l’anno, che hanno comportato la tragica situazione di 1.100.000 orfani molto spesso abbandonati a se stessi.

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