(ASI) Succede tutto in meno di 24 ore: quelle che separano il primo annuncio della stampa, dal momento in cui si fa dietrofront, ma con la conferma del nuovo treno Alta Velocità. Nel mezzo: dichiarazioni contrastanti, e capita che anche un assessore regionale pecchi forse di ottimismo a mezzo social.
Un treno: molte versioni
Dopo tante discussioni, dopo momenti di euforia, cui erano subentrati momenti di sconforto per presunta la dimostrazione del presunto “palese inganno” politico del Frecciarossa a fini elettorali, ecco che ieri c’è stata la conferma. Il fu Frecciarossa 9500 Arezzo – Milano Centrale, diverrà il 9500 Perugia – Milano Centrale – Torino. A darne notizia il quotidiano online “TuttOggi.Info”. Con ben 15 giorni di anticipo rispetto al previsto, il quotidiano dava la notizia che, secondo l’orario consultabile sul sito ufficiale Trenitalia, il nuovo Frecciarossa sarebbe partito da lunedì 5 febbraio.
L’annuncio è stato di quelli forti ed ha fatto il giro del web e dei social. Eppure pareva effettivamente troppo bello, ma anche strano, che il nuovo treno partisse ben 15 giorni prima di quanto annunciato, completamente in sordina, senza particolari cerimonie di festeggiamento. In effetti ben presto ci si è accorti che i biglietti per il nuovo treno non erano prenotabili. Il sito ufficiale di Trenitalia permette infatti di visualizzare sia il treno, che i livelli di servizio desiderati, ma non consente l’acquisto.
“Problema del sito” hanno pensato in molti. Ma anche la app per dispositivi mobile non ha dato certo maggiori soddisfazioni. Ecco allora che alcuni si sono recati alla stazione di Fontivegge per acquistare il biglietto del nuovo treno di persona. Ma anche qui la musica non è cambiata. Il nuovo treno c’è ma non lo si può prendere. Niente biglietti neanche se acquistati di persona.
Ecco dunque che, mentre la città di Perugia stava prendendo atto dell’impossibilità di usufruire del nuovo treno, alcuni concittadini si sono forse lasciati prendere dal troppo entusiasmo, ed hanno dichiarato pubblicamente, a mezzo social network, di aver effettuato acquisti di biglietti del Frecciarossa per Milano. Dato l’evento di portata storica è comprensibile forse l’eccessivo impeto d’ottimismo, e forse tali episodi di protagonismo a mezzo social sarebbero, di solito, destinati a rimanere confinati nell’ambito della propria lista dei contatti se non fosse che a farne le spese sta volta è stato un assessore regionale.
“Prenotato. Evvai Frecciarossa”. Così scriveva alle 17:52 su Facebook l’assessore regionale Antonio Bartolini, “taggando” anche la collega Carla Casciari ed altri 13 contatti. Il post, con tanto di parole evidenziate da hastag, non è passato inosservato. In particolare, tra i più attenti osservatori, il giornalista umbro Giampiero Tasso. Il noto cronista, croce e delizia dell’Umbria, ha immediatamente fatto notare che i biglietti non erano acquistabili, sollevando il caso. Imprudenza o bugia? Molto probabilmente la prima dato che lo stesso Bartolini avrebbe riconosciuto, con stupore, l’impossibilità di acquistare i biglietti del nuovo Frecciarossa.
Ma la questione resta aperta. Come l’assessore Bartolini, molti altri hanno creduto di poter prenotare il biglietto per il primo viaggio alta velocità tra Perugia ed il Nord Italia.
Frecciarossa: certezze ed incertezze
In queste ore di incertezza pare opportuno partire con le certezze.
Confermate le tracce orarie annunciate durante la conferenza di presentazione del 20 dicembre 2017. Il Frecciarossa partirà da Perugia alle 05:13 per giungere a Milano Centrale alle ore 08:30, e proseguimento su Torino con arrivo al capolinea alle 09:55. Al ritorno partenza da Torino Porta Nuova alle 17:20, arrivo a Milano alle 18:40 con partenza 5 minuti dopo, per giungere al capolinea di Perugia alle 22:18 della sera. Altra certezza saranno i costi. Solita politica di Trenitalia del “prima compri e meno spendi” con alcuni parametri di riferimento. Acquistando 30 giorni prima il costo da Perugia a Milano sarà di 19,90 nella Classe Economy. Acquistando invece tra i 10 ed i 7 giorni prima della partenza, il costo sarà di 52,90 euro fino a Milano e di 64,90 fino a Torino, sempre in classe economica.
Ulteriore dato certo sarà il treno: un Etr500 che sostituirà l’attuale Etr 1000 operante sull’Arezzo – Milano Centrale. Scelta tecnica di non poco conto che sottolinea ancora una volta che trattasi di un treno arretrato e non istituito ex novo. Difatti si passa dalle 8 carrozze dell’Etr 1000 alle 11 carrozze del 500 che garantiranno i posti in più necessari all’utenza umbra e, si spera, a quella turistica verso l’Umbria.
Qui invece iniziano le incertezze. Secondo fonti interne a Trenitalia ci sarebbero stati problemi nel reperire il suddetto treno, o meglio, nell’avvicendare, con il gioco dei turni di esercizio, l’etr 1000 dell’Arezzo – Milano con un 500 per poter effettuare il Perugia – Milano - Torino. Il problema, secondo quanto riportato dalle suddette fonti, risiederebbe nella difficoltà di distogliere un Etr 500 dalle tratte attualmente interessate da questi treni, senza andare ad intaccarne la turnazione di servizio. Ulteriore difficoltà risiederebbe nel far coincidere tale avvicendamento con le revisioni cicliche e le soste per manutenzione dei mezzi.
In sostanza questa sarebbe la spiegazione della falsa partenza del Frecciarossa di Perugia. Trenitalia, azienda notoriamente seria, sarebbe già corsa ai ripari annunciando che il servizio non partirà il 5 febbraio, ma comunque partirà di li a poco (forse il 20 febbraio; come originariamente annunciato, o poco prima). Insomma Trenitalia avrebbe confermato: entro breve sarà disponibile un Etr 500 per la prima corsa del nuovo Frecciarossa 9500 Perugia – Milano – Torino. Insomma l’Umbria intera è in attesa di quello che ormai sembrerebbe essere l’imminente annuncio ufficiale che sancisca l’allacciamento all’alta velocità ferroviaria.
Qualora Trenitalia, o la regione Umbria, abbiano qualcosa da aggiungere, o da precisare, restiamo a disposizione.
Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia
(Screenshot del post visibile sul profilo dell'assessore Antonio Bartolini)