(ASI) Abruzzo – Nel Medioevo, è nata e si è diffusa la tradizione del Presepe che univa elementi della cultura tradizionale contadina con quelli religiosi cristiani della Natività.
Il primo presepe vivente della storia fu curato da San Francesco d'Assisi nel borgo di Greccio, vicino Rieti nel 1223. Ma fino agli ultimi settant'anni, questi tipi di eventi non erano molto diffusi in Italia.
L'Abruzzo è una delle regioni del Bel Paese dove la tradizione dei Presepi Viventi è più sentita, con l'organizzazione di diverse importanti rievocazioni teatrali della nascita di Gesù Cristo, dalla fine del mese di Dicembre, fino ai primi di gennaio.
Questi eventi sono spesso anche l'occasione per gustare alcuni dei più caratteristici prodotti enogastronomici regionali.
A tal proposito, ecco alcuni dei più famosi Presepi Viventi in Abruzzo:
Rivisondoli (AQ)
Dal 1951, ogni 5 gennaio, nella zona degli altipiani maggiori d'Abruzzo, Rivisondoli vicino a Roccaraso e Pescocostanzo, realizza in contrada Pié Lucente, il più antico presepe vivente in attività. Come da tradizione il bambinello è l'ultimo nato nel paese.
Chieti
Ha oltre venti anni, ed era fino a una decina di anni fa, uno dei Presepi Viventi più grandi e importanti d'Abruzzo, in virtù della partecipazione di centinaia di figuranti delle associazioni cittadine e di artigiani che venivano anche dai paesi limitrofi per animare le vie dell'Antica Teate Marrucinorum con scene di antichi mestieri, pastori e soldati romani. Inoltre,c'erano anche delle rappresentanzioni di scene dell'antica vita pubblica dell'epoca della Roma Imperiale con cotumi che venivano usati per set cinematografici. In passato, si svolgeva anche con finanziamenti pubblici e con la collaborazione del Teatro Marrucino, uno dei più importanti palcoscenici del Centro Italia. Quest'anno il 6 gennaio prossimo, sarà l'Associazione “Teate Nostra”, a organizzare la XXIII edizione del Presepe Vivente di Chieti nello storico rione della Civitella dalle ore 16 alle 20.30 con ingresso libero da Palazzo Lepri in Via Vernia.
Sant'Eusanio del Sangro (Ch)
Da circa quarant'anni, a Sant'Eusanio del Sangro (Ch), fra le colline frentane, si svolge la suggestiva rapprentazione del presepe vivente, in un pittoresco scenario naturale. All'imbrunire, inizia la rappresentanzione della sacra natività di Gesù con giochi di luci e fuochi, lungo il corso principale del centro urbano. Ovviamente, sono immancabili i prodotti tipici enogastronomici. Quest'anno, in caso di maltempo, la manifestazione si terrà domenica 7 gennaio 2018.
Forme di Masse d'Albe (Aq)
Ad organizzarlo, sono le varie associazioni del paese con oltre cento comparse che danno vita al presepe vivente tra i vicoli del borgo antico di Forme, con la capanna della natività in un antro ai piedi del Monte Magnola. Il bambinello in una mangiatoia come culla, anche qui, come tradizione, è l'ultimo nato del paese.
Santa Jona di Ovindoli (Aq)
Nel pomeriggio del 29 dicembre si sviluppa per tutte le strade del paese il Preseape di Santa Jona di Ovindoli, nel Parco Regionale del Sirente Velino. Immancabili per l'occasione le cantine, le enoteche e le botteghe enogastronomiche aperte con dolci, bevande e altri prodotti tipici.
Pereto (Aq)
Solitamente, sempre nella Marsica, il 26 dicembre, si svolge il Presepe Vivente itinerante nel borgo di Pereto (Aq), arrivato alla sua 48esima edizione con partenza da Largo Castello.
Antrosano di Avezzano (Aq)
A cavallo fra il vecchio e il nuovo anno, gli Antrosanesi organizzano il presepe vivente nell'antico borgo di Antrosano di Avezzano (Aq) per rivitalizzare il vecchio centro urbano abbandonato e ricreare, in occasione della santa natività, l'ambiente d'inizio novecento della Marsica, cioè prima del grave terremoto del 1915, con gli antichi mestieri (battitori e scartocciatori del grano, maniscalchi, lattai, impagliatori di sedie e cesti, ciabattini, arrotini, spazzacamini, barbieri e falegnami) e le antiche ricette culinarie, come la polenta, la pasta e fagioli, le frittelle al vino cotto, e le ferratelle.
Pacentro (Aq)
Nel suggestivo borgo di Pacentro che domina la Valle Peligna alle pendici del Morrone, uno dei borghi più belli d'Italia, ogni anno, il 26 dicembre, viene inscenata da figuranti la nascita del bambin Gesù tra le viuzze e i larghi del suo pittoresco centro storico con l'evento "Presepe vivente: a Pacentro come a Betlemme" . La grotta solitamente è sita ai piedi del Castello Caldora in un contesto scenico di assoluto valore. I visitatori possono gustare i prodotti tipici culinari della tradizione pacentrana.
Villetta Barrea (Aq)
Nel Parco Nazionale d'Abruzzo, a Villetta Barrea, il 29 dicembre si svolge, durante il periodo natalizio il cosiddetto “Presepe a Teatro”, articolato lungo un percorso dove figuranti locali fanno rivivere con “scene teatralizzate” antichi mestieri e scene della vita quotidana del tempo. La capanna, allestita nel punto più alto del paese, è molto realistica, con l'asinello e il bue al fianco del bambinello.
Tocco da Casauria (Pe)
Solitamente il 26 dicembre 2017, si svolge nel suggestivo borgo di Tocco da Casauria, sul belvedere del più antico quartiere cittadino “Valle”, il Presepe Vivente. L'evento della tradizione popolare e religiosa, è curato dagli operatori dell'Associazione “Amici del Presepe Vivente e in Miniatura” di Tocco da Casauria, presieduta da Fausto Quattrocelli. Decine i figuranti che interpretano i personaggi del Presepe, da San Giuseppe alla Madonna, passando per Gesù Bambino, fino ai Re Magi, oltre ai legionari romani, agli artigiani, ai contadini e ai pastori. Quest'anno, per motivi organizzativi e per il brutto tempo, il presepe vivente è slittato prima al 29 dicembre e poi definitivamente annullato.
Cerqueto di Fano Adriano (Te)
Alle pendici del Corno Grande del Gran Sasso d'Italia, dal 1965, durante il periodo natalizio a Cerqueto, frazione di Fano Adriano (Te), si svolge una delle manifestazioni natalizie più conosciute nella provincia di Teramo, il presepe vivente, fra i vicoli del borgo con duecento figuranti, fra le luci e i giochi di ombre del fuoco delle torce, ripercorrendo i momenti più imporanti della tradizione natalizia.
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia