(ASI) Teramo – La chiamata di soccorso è arrivata alle 21,00 di ieri, prima al 118 e poi al Soccorso Alpino e Speleologico. Un gruppo di otto persone, tra cui un bimbo di un anno e mezzo, sono rimasti bloccati nella Valle dei Ginepri, sul versante teramano del Gran Sasso.
In difficoltà già dal pomeriggio di ieri, gli escursionisti hanno aspettato a dare l’allarme forse convinti di poter rientrare da soli. Ma poi la fatica, la paura dei continui salti di roccia e infine anche una scarpa da trekking ormai senza suola, li hanno convinti ad allertare i soccorsi. Recuperati la scorsa notte dai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico, il gruppo è stato accompagnato fino ai Prati di Tivo, stazione turistica sul versante teramano del Gran Sasso, e lì ospitati nelle strutture ricettive del luogo.
GRAN SASSO: ESCURSIONISTA COLTO DA SINDROME VERTIGINOSA, RECUPERATO DAL SOCCORSO ALPINO
(ASI) L’Aquila – Anche ieri 14 agosto 2017 I tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) erano intervenuti a sostegno di un escursionista.
Infatti nella serata di ieri hanno prestato soccorso a un cinquantaduenne di Casale Monferrato (Alessandria) colto da sindrome vertiginosa in prossimità di Sella di Monte Aquila sul Gran Sasso.
L’uomo, impossibilitato a reggersi sulle proprie gambe a causa del problema vaso-motorio grave, è stato stabilizzato sulla barella dal medico del Soccorso Alpino e portato a spalla dai tecnici fino a Campo Imperatore. Ad attenderlo sul piazzale davanti all’albergo, l’ambulanza per recarsi all’ospedale San Salvatore dell’Aquila.
L’allarme è stato lanciato nel tardo pomeriggio di ieri dalla moglie dell’escursionista. Alle operazioni di soccorso hanno partecipato anche i tecnici della Guardia di Finanza.
Foto1 di repertorio CNSAS