(ASI) “Lo avevamo detto per primi: i musei dell'Eur e i palazzi storici non si vendono per fare cassa e ieri il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha confermato che l'ipotesi della vendita è assolutamente impraticabile.
L'ennesimo smacco per il sindaco Marino e i suoi assessori, figuraccia da cui un'amministrazione dignitosa dovrebbe trarre le dovute conseguenze”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che insiste: “I discutibili e discussi amministratori di Eur Spa, di proprietà al 90 per cento del ministero dell'Economia e al 10 per cento del Comune di Roma, meriterebbero ben altra attenzione rispetto a quella di cui godono. Non si spiega infatti come la società, fino a pochi mesi fa 'prateria' per le scorribande immobiliari di Riccardo Mancini e soci, produca utili ma presenti una voragine in bilancio. Ci sono tanti aspetti che andrebbero chiariti, come andrebbe chiarita tutta la gestione del quartiere, a partire dal mistero del luna park, per finire con la cessione in affitto a privati di importanti stabili, passando per gli sperperi della nuvola di Fuksas, l'abbattimento dello storico velodromo, i lavori infiniti dell'acquario e gli scheletri delle torri ex ministeriali e ci fermiamo per pudore. Non è ammissibile che in una Capitale come Roma, si continuino a mantenere feudi di cui nessuno sa nulla ma a cui è consentita qualsiasi spericolata operazione”, conclude il presidente Maritato.
Redazione Agenzia Stampa Italia