(ASI) Al posto di tagliare sprechi, privilegi e abusi, questa Legge di stabilità, per ora, ha in programma di tagliare solo i servizi ai cittadini.La norma prevede infatti un taglio di 150 milioni di euro ai patronati.
Dalle domande di pensione a quelle di disoccupazione, dalle pratiche per gli infortuni sul lavoro alle domande di maternità, ai permessi di soggiorno. Sono questi i servizi che i patronati offrono quotidianamente, ma soprattutto gratuitamente, ai cittadini.
Tutte pratiche che ormai L'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale non effettua più, reindirizzando i cittadini che ne fanno richiesta direttamente ai patronati.
Tagliare le risorse a questo vitale servizio per i cittadini significa ostacolare l'accesso a prestazioni e forme di assistenza, quindi sopprimere importanti diritti.
Ancora una volta nel mirino delle politiche del Governo finiscono i cittadini più deboli, quelli che usufruiscono dei patronati piuttosto che arricchire le casse di avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro.
"Contrasteremo questa misura iniqua in tutte le sedi ed in tutti i modi possibili." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Inoltre Federconsumatori e Adusbef hanno deciso di aderire alla petizione #xidiritti indetta dai Patronati e invitano tutti i cittadini a firmare contro il taglio dei loro diritti sul sito www.tituteliamo.it o sui siti dei Patronati Inca, Inas, Ital e Acli.