(ASI) Dopo lo stravolgimento delle regole Cun, avvenute con la complicità delle organizzazioni sindacali di categoria, che fanno finta di difendere gli allevatori, il quadro si è completato con la nomina dello stesso Comitato Borsa merci di Verona dentro la Cun.
E’ paradossale! Lo dichiara Saverio De Bonis, presidente dell’ anlac, associazione nazionale liberi allevatori, dopo aver appreso la notizia delle nomine avvenute.
E’ scandaloso - prosegue - quello che abbiamo appreso stamattina dalla Bmti che svolge l’attività di segreteria della Cun. Le stesse persone che compongono il Comitato borsa merci di Verona, all’ interno del quale non ci sono allevatori e che si esprime in caso di disaccordo, sono state di fatto trapiantate nella Cun, su suggerimento delle rispettive controparti. Così, gli industriali hanno nominato Muraro e gli allevatori Strobel.
Una deriva anticoncorrenziale questa - sottolinea - che conferma l’ azione di mancata vigilanza da parte del Mipaaf. Gli allevatori temevano che la fotocopia della borsa merci fosse più sbiadita, invece è perfettamente nitida.
Sappiano però gli allevatori e i consumatori - aggiunge - che sono state proprio le loro organizzazioni ad avallare questa mutazione genetica della Cun. Strobel, sarà anche una brava persona, ma non è un allevatore. Dunque, non può decidere delle nostre sorti.
Questa triste svolta illiberale – conclude – stravolge lo spirito originario di tutela e trasparenza per cui la Cun era nata e ne fa una fotocopia della borsa merci, demandando ad altri soggetti la decisione di vendere i propri conigli e, di fatto, privando gli allevatori della loro libertà di decisione e della loro autonomia imprenditoriale.