(ASI) Perugia – Il risparmio energetico e la tutela dell’ambiente partono anche dalle abitazioni grazie alla raccolta differenziata che, se agevolata dall’utilizzo di una macchina per ridurre il volume dei rifiuti, può comportare ulteriori vantaggi e una maggiore riduzione di CO2.
Questo in sostanza è il messaggio emerso, venerdì 12 aprile, nel salone d’onore di palazzo Donini, a Perugia, durante la presentazione di “Tricheco”, il trituratore compattatore ecologico capace appunto di ridurre di circa l’80 per cento il volume di plastica, vetro, alluminio e carta, e del 50 per cento quello dei rifiuti organici. Un’invenzione targata “EN4en” (ENgineering for environment), l’azienda umbra, presieduta da Piero Francisci, che ha presentato e dimostrato il funzionamento dell’apparecchio alla presenza dell’assessore all’ambiente della Regione Umbria, Silvano Rometti. Quest’ultimo ha valutato il macchinario come “assolutamente innovativo ed interessante” e ha sottolineato come “dalle attività imprenditoriali legate al miglioramento dell’ambiente e dalla ‘green economy’ il sistema produttivo dell’Umbria dimostra di essere in grado di innovarsi e cimentarsi in un nuovo modello di sviluppo”. Tricheco è un apparecchio che, con l’utilizzo della corrente elettrica, compatta i rifiuti come plastica, vetro e metallo, e tritura, invece, la carta e l’organico, mantenendo i diversi materiali divisi e agevolando la raccolta differenziata, sia in ambito domestico che in locali di pubblica utilità. Tricheco, infatti, esiste in due versioni, per le utenze domestiche e per quelle pubbliche (bar, ristoranti, mense, condomini), che differiscono per dimensioni, consumi e capienza. “Tricheco – ha sottolineato il presidente di ‘EN4en’ – è il frutto del lavoro di tre anni realizzato da alcuni giovani ingegneri umbri che sono riusciti a progettare una macchina che, abbinata alla volontà della politica di far sì che il cittadino responsabile venga in qualche maniera premiato, permette l’abbattimento dei costi per lo smaltimento dei rifiuti. Il gruppo ha anche studiato, insieme al progetto della macchina, un cassonetto intelligente comandato da un algoritmo per il calcolo della tariffa ridotta della tassa sui rifiuti, che va a premiare i cittadini virtuosi, permettendo loro di ottenere uno sconto sulla attuale tariffa”. “La virtù di Tricheco – ha spiegato Beatrice Fortunelli, responsabile del progetto – è quella che al suo interno ha un sistema brevettato che sigilla il sacchetto dell’organico, evitando l’emissione di cattivi odori, per cui permette di tenere, all’interno del proprio appartamento, i rifiuti organici per più tempo”. Alla presentazione della nuova macchina era presente anche Antonio Poletti, docente del dipartimento di chimica dell’Università degli Studi di Perugia, a cui l’azienda ha affidato l’analisi di fattibilità tecnica ed economica dell’apparecchio stesso. “Ho utilizzato una procedura – ha spiegato il professor Poletti - , nota con l’acronimo LCA, Life Cycle Assessment, sviluppata alla fine degli anni ’60, che permette di determinare dal ciclo di vita di ciascun prodotto, il conseguente impatto ambientale”. Secondo l’analisi effettuata, ad esempio, i consumi energetici del sistema di trasporti per effettuare la raccolta differenziata senza l’uso di Tricheco sono pari a 474 megawatt all’ora, mentre con il suo utilizzo la cifra scenderebbe a 129 megawatt all’ora, con un risparmio energetico di 345 megawatt all’ora. Riducendo il volume dei rifiuti, Tricheco diminuisce, di conseguenza, anche il numero dei viaggi dei mezzi per la raccolta differenziata e, quindi, la quantità di combustibile necessaria per gli spostamenti. Per fare un esempio, le emissioni di CO2 nel sistema di raccolta, in questo caso del comune di Narni, senza Tricheco sono pari a 106,7 tonnellate all’anno, mentre con l’utilizzo dell’apparecchio sarebbero 23,5 tonnellate all’anno.