(ASI) In questi giorni gli episodi di maleducazione si sono sprecati e nel mirino dell’Accademia Italiana Galateo il Movimento 5 Stelle si ritrova al primo posto. Senatori che diffondono notizie di fantomatiche telefonate poi smentite, foto di apriscatole in parlamento, conferenze stampa che sono un semplice annuncio seguito da un rifiuto alle domande e numerose dimostrazioni di un’assoluta ignoranza sui temi di attualità e diritto.
L’Accademia Italiana di Galateo sente la sua responsabilità e decide di scendere in campo. Infatti questo pomeriggio l'Accademia Italiana Galateo ha deciso di aiutare i deputati del Movimento 5 Stelle che in questi giorni hanno collezionato una serie di danni e gaffé, senza considerare le loro prestazioni alle domande di cultura generale.
L'Accademia Italiana Galateo sarà a Montecitorio per consegnare ai deputati del Movimento 5 Stelle dei buoni per un corso gratuito di galateo e buone maniere, unitamente ad un corso intensivo di cultura generale e l'articolo 67 della Costituzione Italiana.
Speriamo di poterli aiutare ad evitare ulteriori teatrini e gaffé, così potranno concentrarsi a governare il Paese senza perdere tempo a rispondere e cancellare i commenti sulle loro pagine facebook, a rispondere al telefono all'Onorevole Nichy Vendola e a fotografare apri scatole in Parlamento.
A tutti i deputati verrà offerto un corso che prevede di trattare gli aspetti generali delle buone maniere e del cerimoniale senza tralasciare i temi riguardanti le relazioni pubbliche. Inoltre docenti specializzati potranno anche aiutarli a prepararsi ai temi di attualità nazionali e internazionali.
Dalle 17.00 di questo pomeriggio 21 marzo, l’Accademia Italiana Galateo, sarà in Piazza Montecitorio per attendere i deputati M5S e consegnare i buoni, unitamente all’art 67 della Costituzione Italiana per ricordargli che “per garantire la democrazia i costituenti ritennero opportuno che ogni singolo parlamentare non fosse vincolato da alcun mandato né verso il partito cui apparteneva quando si era candidato, né verso il programma elettorale, né verso gli elettori che, votandolo, gli avevano permesso di essere eletto a una delle due Camere (divieto di mandato imperativo). Il vincolo che lo lega agli elettori assume, invece, la natura di responsabilità politica”.