(ASI) Caserta – “In qualità di rappresentante dei Pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, apprendo con dolore la notizia della morte della bambina a Firenze, a seguito dell’ ingestione di una pila.” E’ quanto ha dichiarato Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS durante il XXIV Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale.
L’evento ospita una relazione dedicata all’argomento, dal titolo: “Una nuova emergenza. L’ingestione delle pile a disco” tenuta dal Professor Pasquale di Pietro, Coordinatore DEA Pediatrico - IRCCS Istituto G. Gaslini, pediatra che da anni monitora quest’emergenza sanitaria.
Il problema dell’ingestione da corpi estranei, ma più in generale degli incidenti domestici, non viene affrontato con adeguata consapevolezza o viene, in alcuni casi, sottovalutato. L’ingestione da corpi estranei è, infatti, insieme al soffocamento da cibo, la prima causa di morte nei bambini (dati Istituto Superiore Sanità), tra gli incidenti verificatisi dentro le mura domestiche, nei primi anni di vita.
L’ingestione delle pile a disco, rispetto a quella di altri corpi estranei, è divenuta particolarmente pericolosa in quanto gli effetti gravi si possono verificare già dopo due ore dall’ingestione. I sintomi precoci non sono facilmente individuabili o sono addirittura assenti. I sintomi avanzati compaiono quando la situazione risulta difficilmente gestibile.
Infatti, dalla relazione si evincono i seguenti dati relativi alla “misdiagnosis” (errata diagnosi):
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il 36% dei pazienti sono asintomatici
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i sintomi sono aspecifici
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le batterie ingerite sono scambiate per altri oggetti, monete, elettrodi ECG
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il 92% dei casi fatali ed il 56% dei casi con gravi complicanze avvengono in bambini molto piccoli e in assenza di testimoni
Un recente studio USA del 2011, il “Management of Button Battery -induced hemorrhage in children” ha dimostrato che l’emergenza dell’ingestione delle pile a disco è associata, come segno tardivo, ad emorragia digestiva.
Lo stesso studio della recente casistica, evidenzia i sintomi precoci che devono far sospettare l’ingestione di una batteria:
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inappetenza, incremento dei rigurgiti, irritabilità
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salivazione eccessiva
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vomito
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fastidio al petto; dolore toracico, dolore addominale
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difficoltà a deglutire, riduzione dell’appetito, rifiuto del cibo. Disfagia.
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tosse o soffocamento durante assunzione di liquidi o solidi
Il principale sintomo tardivo è rappresentato dall’emorragia gastrica.
Prevenzione
Data la pericolosità estrema, evidenziata dai casi di decessi, la prevenzione assume un’importanza fondamentale.
Ecco, quindi, di seguito alcuni accorgimenti che i genitori dovrebbero mettere in pratica:
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Conservare le pile al di fuori della vista e della portata del bambino, incluse le pile scariche da eliminare
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Non lasciare pile su comodini, in tasca o in borsa
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Non consentire ai bambini di giocare con le pile
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Controllare e fissare con nastro adesivo il compartimento per la pila di tutti gli utensili di uso domestico
Un’altra importante forma di prevenzione, dovrebbe essere messa in pratica dalle aziende produttrici: dotare di un dispositivo di sicurezza a prova di bambino tutti gli utensili ad uso domestico e l’imballaggio delle pile e non solo i giocattoli.
Infatti, come sottolineato al Congresso, i comandi a distanza per la TV, la saracinesca del garage, lo stereo… sono implicati nel 37,7% delle ingestioni di pile al litio da 20 mm da parte di bambini.
Redazione Agenzia Stampa Italia