(ASI) E' di nuovo allarme a Fukushima: alcune tracce di plutonio sarebbero state riscontrate in cinque punti all'esterno della centrale.
Per ora si parla di livelli bassissimi ma, per i tecnici, il pericolo potrebbe ulteriormente aggravvarsi visto che, per frenare queste perdite, è stato diminuito il livello dell'acqua iniettata per ridurre la pressione nei serbatoi. Per il personale della centrale la priorità dell'emergenza rimmarrebbe ancora il raffreddamento dell'impianto visto il continuo aumento delle temperature.
Il livello di radioattività è di mille millisievert/ora, quattro volte superiore rispetto alla quantità massima annua tollerabile a cui può essere sottoposto un operaio in condizioni di emergenza.
"Non ci sono rischi immediati per la salute" ha comunicato Yukio Edano, capo del gabinetto giapponese, promettendo più controlli anche nelle aree intorno all'impianto.
Anche il premier Naoto Kan si è espresso a riguardo dichiarando: "I sistemi di raffreddamento di molti reattori sono guasti e le fughe radioattive si sono moltiplicate dal giorno del sisma".
Anche Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace, si esprime in merito alla fuoriuscita del liquido "Il plutonio è una sostanza tossica oltre che radioattiva che se inalata o ingerita può danneggiare gravemente gli organi interni, in particolare lo scheletro, i polmoni e il fegato. Questa notizia rende ancora più urgente l’immediata necessità di evacuare i cittadini giapponesi dalle aree circostanti la centrale"