(ASI) Un documentario su Marco Polo, la produzione congiunta di un'opera lirica kazaka, lo scambio di mostre storiche e artistiche, insieme a progetti di ricerca archivistica: sono solo alcune delle iniziative che vedranno la luce nell'Anno della cultura italiana in Kazakistan.
A presentarlo, e' stato l'ambasciatore italiano ad Astana, Stefano Ravagnan, con il ministro della Cultura e dello Sport kazako, Arystanbek Mukhamediuly, e il rettore dell'Universita' nazionale delle Arti kazaka, Aiman Musakhodzhaeva. Si tratta, ha spiegato Ravagnan, di un'occasione per "compiere un salto di qualita', arricchendo i rapporti", gia' "ottimi", tra Italia e Kazakistan, "in altri settori" oltre a quelli politico ed economico. "Quello culturale e' sicuramente una priorita', gia' molto si e' fatto ma il potenziale e' sicuramente piu' ampio", ha spiegato il diplomatico, indicando anche "la collaborazione tra i due sistemi universitari" come un settore sul quale quale si sta "lavorando molto".
Scambio di mostre storiche e artistiche, insieme a progetti di ricerca archivistica
L'obiettivo della manifestazione, che si estendera' fino a ottobre 2016, e' "allargare l'offerta culturale ad altri settori come musica classica e lirica, jazz, musica pop, danza moderna e cinema, coinvolgere gli artisti kazaki per favorire un processo di scambio", mettere in campo "altre citta' oltre ad Astana e Almaty", come per esempio Karaganda e Pavlodar, dove si terranno concerti di trombone in collaborazione con le orchestre locali. Inoltre, si punta a "promuovere iniziative utili allo sviluppo di competenze professionali locali, coinvolgere regioni ed enti locali e sviluppare collaborazioni stabili tra le istituzioni culturali dei due Paesi". Tra le iniziative in programma, la realizzazione di un documentario sul viaggiatore veneziano Marco Polo, "un progetto molto importante", come ha commentato il ministro kazako, ricordando le grandi opere del mercante veneziano, che ha scritto della "nostra terra e delle nostre tradizioni, descrivendole positivamente rispetto ad altri Paesi".