(ASI) Il tribunale di Nanterre in Francia ha chiuso l'inchiesta giudiziaria sulla morte del leader palestinese morto nel 2004 all'ospedale militare di Percy, vicino Parigi all'età di 75 anni. Prima del suo ricovero all'ospedale militare, Yasser Arafat aveva sentito forti dolori allo stomaco.
Per i palestinesi, la morte del grande leader non è stato un fatto naturale, anzi fu avvelenato dai servizi segreti israeliani e bisogna attendere il 2012 per vedere l'inizio di un'inchiesta giudiziaria sulla morte del leader carismatico dell'Organizzazione per la Liberazione della palesatine (OLP). Nel mese di agosto dello stesso anno, sessanta campioni sono stati prelevati dalla sua salma per gli esami autoptici per chiarire le cause della sua morte. Nel novembre 2013, il primo rapporto prodotto dal CHUV di Losanna menziona la presenza di polonio 36 volte superiore al normale nelle ossa di Arafat e per i scienziati svizzeri l'ipotesi di avvelenamento è possibile; mentre per l'Agenzia Federale Russa di Analisi Biologiche , Yasser Arafat è morto di morte naturale e non di irradiazione. I svizzeri accusano i russi di avere fornito una risposta politica e non scientifica. Per gli inquirenti francesi la presenza di polonio 210 e piombo 210 sui resti prelevati di Yasser Arafat hanno un'origine ambientale.
Anche se l'inchiesta è stata chiusa dai magistrati di Nanterre, per i palestinesi loro sospetti si fondano sulle dichiarazioni fatte nel 2013 dell'ex presidente israeliano Shimon Peres che affermò: "sarebbe stato più facile uccidere con una pallottola".
Tegno Tagne Honoré – Agenzia Stampa Italia