(ASI) Il neonato salvato ieri dai soccorritori era rimasto intrappolato da sabato scorso, sotto le macerie causate dal terremoto in Nepal. Il piccolino è stato ritrovato dopo ben 82 ore sotto le rovine della sua casa crollata che si trova nella città storica di Bhaktapur.
È stato un vero miracolo raccontano i soccorritori. Per ora, il bambino che riporta diverse ferite ma è fuori pericolo è ricoverato all’ospedale di Kathmandu. Un altro miracolo è avvenuto sempre ieri dove i soccorritori hanno tirato fuori e vivo dalle macerie, un giovane ragazzo di 15 anni. Il giovane salvato con il suo viso ricoperto di polvere, era rimasto bloccato tra due piani crollati. In questa disgrazia nepalese, sono presenti nel paese più di dieci squadre di soccorritori stranieri, che stanno assistendo i militari nepalesi nella salvezza dei superstiti intrappolati sotto i palazzi, case, monumenti crollati. Il bilancio delle vittime a 5 giorni del terremoto è sempre più preoccupante come le sottolinea Agire, l’associazione che raggruppa numerose ONG italiane, infatti ci sono più di 5300 morti, 8000 feriti e 8 milioni di persone che non hanno accesso ai servizi minimi (luce, acqua, cibo, farmaci, ecc). D’altra parte, il governo italiano ieri in Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo Stato di emergenza. Una decisione che consentirà all’Italia di impiegare la task force della Protezione Civile nell’assistenza tecnica europea in Nepal.
Tegno Tagno Honorè - Agenzia Stampa Italia