(ASI) Sempre più drammatica e instabile la situazione in Libia: dopo l'annuncio del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban ki-Moon, di sospendere la Libia dal Consiglio per i Diritti dell'Onu e la comunicazione del presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, di stabilire per il prossimo undici marzo una riunione speciale dei vertici Ue per esaminare con cura la grave situazione libica, arriva oggi la notizia dell'ingresso nel canale di Suez delle due navi militari Usa, la USS Kearsarge e la USS Ponce, dirette verso il Mediterraneo in prossimità del paese nord africano.
Una notizia poco apprezzata dal Rais Gheddafi che in una nuova apparizione televisiva annuncia migliaia di morti nel caso di una invasione straniera nel territorio libico. "Non accetteremo mai di tornare schiavi come eravamo sotto gli italiani"- afferma Gheddafi - " Siamo pronti a sostenere una guerra sanguinosa e migliaia e migliaia di libici moriranno se gli Stati Uniti o la Nato entreranno; dietro le sanguinose manifestazioni di questi giorni c'è la mano di Al Qaeda che fa il lavaggio del cervello ai nostri giovani". Il Rais libico non si lascia sfuggire poi l'occasione di lanciare una forte invettiva contro i media internazionali accusandoli di mistificare la realtà :"Tutto il mondo ha riportato male la notizia. Non ci sono corrispondenti dentro al Paese. I media falsificano la realtà ma io vi assicuro che non c’è alcuna manifestazione pacifica, solamente un complotto per occupare le nostre risorse di petrolio e per invadere il suolo libico".
Intanto continuano le lotte intestine all'interno del Paese: I rivoltosi avrebbero il controllo totale delle regioni orientali e avrebbero respinto la contro-offensiva del Colonnello bloccando le milizie di Gheddafi che tentavano di attaccare il terminal per l'esportazione petrolifera di Marsa el Brega.