(ASI) Stamattina a Palermo migliaia di studenti si sono mobilitati per le vie del centro, con l'obbiettivo di far sentire la propria voce in fatto di sistema scolastico, università e livello d'istruzione in occasione della Giornata Internazionale dello Studente.
La manifestazione, che ha visto sfilare un serpentone di ragazzi e ragazze tra i quattordici e i diciannove anni, ha costituito difatti l'unico grande corteo italiano, in una piazza di rabbia e di protesta, ma anche di colori, entusiasmo e tanta voglia di cambiare le cose: tra workshop, dibattiti autogestiti e momenti di confronto itineranti, una delegazione di studenti medi è stata appena ricevuta in Comune, nell'attesa di portare le proprie istanze, posizioni e rivendicazioni al sindaco e alla Giunta.
-E' un momento molto importante tanto per la città di Palermo quanto per la nostra Regione- Esordisce Andrea Manerchia, Coordinatore della Rete degli Studenti Medi Sicilia -Finalmente le istituzioni, dal Governatore Crocetta che ci ha ricevuto il 10 Ottobre al Sindaco Orlando che ci accoglie oggi, decidono di dialogare con chi in questi anni si è visto negare il futuro, di fronte a politiche scolastiche scriteriate e riforme Taglia-Taglia che hanno sortito tutt'altro che un risultato positivo. La scuola italiana è ormai da troppo tempo l'ultimo capitolo di bilancio dell'agenda regionale e nazionale: non possiamo permettercelo.-
-La nostra rivendicazione, ampia, largamente condivisibile, ricca di contenuti, assume una valenza ancora superiore in merito al Capoluogo siciliano- Continua Manerchia- Gli studenti palermitani sono costretti a condurre i propri studi superiori in condizioni precarie, rischiando la vita ogni giorno per la Mala edilizia (il 51% degli edifici scolastici non è a norma secondo Legambiente), tagliati fuori da un Sistema d'Istruzione che privilegia chi ha ed esclude chi non ha.