"Il percorso dopo l'uscita dalla Baia di Quiberon, nella sua prima parte è assai tecnico - osserva Giancarlo - con il passaggio dalla Point du Raz e la navigazione nello Chenal du Four, tratti di mare che bagnano una costa frastagliata come quella bretone in condizioni di maree con coefficienti a volte molto elevati, che richiedono, quindi, una gestione strategica attenta".
280 miglia durante le quali gli equipaggi, oltre che tenere conto delle correnti associate ai cambi delle maree, dovranno confrontarsi anche con il traffico marino che notoriamente caratterzza il confine tra Francia e Inghilterra.
Giancarlo affronta per la seconda volta insieme a Rémi Aubrun questa regata, per confermare la vittoria ottenuta lo scorso anno.
"Sono contento di tornare su questo percorso in cui l'anno scorso abbiamo vinto insieme a Rémi. Cercheremo di fare il massimo per difendere la nostra vittoria in una regata che le previsioni dicono si svolgerà sotto un anticiclone e che sarà quindi caratterizzata da venti assai leggeri".
La Trinité Plymouth sarà per lo skipper di Prysmian 747, unico italiano al via, una nuova occasione per poter osservare criticamente le performance della sua imbarcazione al fine non solo di un risultato immediato, ma anche di un miglioramento in vista dell'appuntamento di ottobre:
"Questa regata per me è importante anche perché rappresenta un momento unico in cui osservare e fare delle riflessioni tecniche sul gioco di vele insieme a Rémi (che ha disegnato le vele di Prysmian 747), e cercare quindi di dare un ulteriore passo verso il miglioramento della barca in vista della partecipazione alla Mini Transat".