(ASI) Sotto i portici di Via Po, a Torino, il futuro del calcio sembra prendere forma con la consueta certezza che caratterizza i discorsi da bar tra tifosi e appassionati. Igor Tudor, attuale allenatore della Juventus, viene spesso descritto come una soluzione “stagionale”—tre mesi, dalla primavera all’estate, un intermezzo che porta inevitabilmente a parlare di Antonio Conte.
Antonio Conte, l’ex tecnico bianconero, ha la Juventus nel cuore. Nonostante la sua attuale dedizione professionale al Napoli, squadra che ha saputo valorizzare con la sua inconfondibile grinta e visione tattica, è cosa nota che il legame tra Conte e la Juventus è qualcosa che va oltre il semplice rapporto di lavoro. Gli stessi portici di Via Po sembrano sussurrarlo: prima o poi, Conte e la Juventus sono destinati a riabbracciarsi.
Nel frattempo, Tudor ha l’arduo compito di traghettare la Juventus verso la qualificazione alla prossima Champions League. Un obiettivo fondamentale, ma che potrebbe non bastare a garantirgli la permanenza. Per lui, la primavera potrebbe rappresentare una stagione di transizione, mentre il “ritorno” di Conte potrebbe segnare un nuovo capitolo nella storia bianconera.
E il Napoli? I partenopei, con il probabile addio di Conte, potrebbero rivolgersi a Gian Piero Gasperini, un tecnico che ha dimostrato di saper costruire squadre competitive e innovative. “Volete così,” diceva Totò, e forse è proprio così che il calcio italiano continuerà a sorprenderci: con scelte e intrecci che sembrano già scritti, ma che ogni volta riescono a ribaltare le aspettative.
Il futuro, come sempre, è appeso a un filo sottile che unisce passione, strategia e un pizzico di imprevedibilità. Ma una cosa è certa: tra i portici di Via Po e nelle menti dei tifosi bianconeri, il ritorno di Antonio Conte è già una certezza sussurrata al vento.
Raffaele Garinella - Agenzia Stampa Italia