(ASI) Vola la Lazio, sul prato verde dell’Olimpico, svettando in Europa League sui malcapitati avversari, convinti forse che sarebbe bastato un catenaccio d’altri tempi per arrestare la squadra biancoceleste. E dire che gli austriaci, imbattuti da 35 partite, ma di certo non imbattibili, si erano presentati a Roma con una difesa di ferro. Il colpaccio, tanto agognato, stava per materializzarsi anche grazie al pessimo arbitraggio di Hategan.
Il fischietto romeno non solo ha concesso al Red Bull Salisburgo un rigore inesistente, e clamorosamente in ritardo, ma ha fatto ancora peggio negandone uno evidentissimo alla Lazio. Come si dice, al peggio non c’è mai fine e, tanto per mettere un punto esclamativo su una prestazione a dir poco opaca, Hategan ha provveduto ad una squilibrata distribuzione dei cartellini gialli, con i padroni di casa, leggasi Basta, Lulic e Parolo, eccessivamente penalizzati rispetto agli avversari, sicuramente più fallosi e meritevoli della sanzione. Nella ripresa, dopo aver sbollito la rabbia, grazie alla saggezza di Simone Inzaghi, oramai una certezza in panchina, è emersa l’indiscutibile e netta supremazia tecnica della squadra capitolina. Il gol di Parolo, colpo di tacco da antologia, ha posto il sigillo su una prestazione stratosferica, da autentico trascinatore della mediana. Leiva, qualità e qualità allo stesso tempo, è stato senza dubbio il migliore in campo. Il 2-2 subito a venti minuti dalla fine, avrebbe potuto rappresentare una mazzata tremenda, ma non per questa Lazio, sempre più matura e lanciata verso ambiziosi traguardi. Felipe Anderson con un’accelerazione improvvisa ed una freddezza da bomber navigato ha realizzato la terza marcatura, mentre Ciro Immobile, che bomber navigato lo è per davvero,-prova ne sono i 37 gol in stagione,- ha chiuso definitivamente la contesa. Le reti, quattro, tutte di ottima fattura, che possono apparire abbondanti, in realtà sono striminzite, perché Walke, numero uno del Red Bull Salisburgo, proprio come recita lo slogan della compagnia austriaca, ha messo le ali, evitandone altre tre, e compiendo un autentico miracolo sul colpo di testa di Caicedo.
Tra una settimana il ritorno in terra austriaca, con la Lazio nettamente favorita, almeno per quanto visto in campo. L’augurio è che gli arbitraggi siano adeguati per l’importanza della competizione e della posta in gioco. Non ce ne voglia Hategan, ma ieri è sembrato un pesce fuor d’acqua.
Le pagelle:
Strakosha: Bravo tra i pali, può e deve migliorare nelle uscite. Voto: 6
Luiz Felipe: Molto bene fino al 2-2 di Minamino. Avrebbe dovuto anticiparlo. Voto: 6
De Vrij: Prestazione di ordinaria amministrazione. Dalle sue parti non si passa. Voto: 6.5
Radu: Non sbaglia praticamente nulla. Voto: 6.5
Basta: Al principio un po’ troppo confinato in difesa, poi quando scende sulla fascia, sforna buoni assist, come quello per Lulic che vale il vantaggio. Incolpevole sul rigore. Voto: 6
( 20’st Patric: Entra molto bene, abile nelle due fasi. Sfiora la quinta marcatura nel finale. Voto: 6.5)
Parolo: Prestazione importante condita da una rete superlativa. Il colpo di tacco che vale il 2-1 è geniale. Voto: 7
Leiva: Il migliore, abbina qualità e quantità, correndo dal principio alla fine. Una sua percussione, che taglia a metà la mediana austriaca, vale il 4-2 di Immobile. Voto: 7.5
Milinkovic: Di testa sono tutte sue, piano piano sta recuperando la forma migliore. Voto: 6
Lulic: il capitano è dovunque, spazia dalla difesa all’attacco e, per gli austriaci, sono dolori. Voto: 7
Luis Alberto: Ha classe da vendere, un assist meraviglioso per il colpo di tacco di Parolo. Atterrato in area, avrebbe meritato il rigore. Voto: 7
( 20’st Felipe Anderson: Quando accelera sono dolori, chiedere a Walke e compagn. Rapido come Speedy Gonzales, realizza il 3-2 che spezza la resistenza austriaca. Voto: 7)
Immobile: Sono 37 le reti realizzate in stagione, giù il cappello di fronte a questo attaccante straordinario. Voto: 7
( 40’st Caicedo: Entra bene in partita e sfiora il gol di testa. Voto: 6)
S. Inzaghi: Partita dopo partita, si sta confermando un grande allenatore. Ha grinta, determinazione, competenza. Prepara la partita nel migliore dei modi infliggendo al Red Bull Salisburgo la prima sconfitta in stagione Voto: 8
Raffaele Garinella-Agenzia Stampa Italia