(ASI) Anche Savona-Teramo entra nel mirino dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro sul Calcioscommesse. La partita, giocata il 3 maggio scorso e vinta dagli ospiti per 2-0, fu decisiva per la prima, storica promozione degli abruzzesi in serie B.
Cinque gli avvisi di garanzia notificati dalla polizia, che ha eseguito anche alcune perquisizioni domiciliari. Risultano indagati il presidente ed il ds del Teramo, Luciano Campitelli e Marcello Di Giuseppe; il ds del Savona, Marco Barghigiani, l'ex ds della Ternana Giuliano Pesce (ora collaboratore tecnico del Parma ed opinionista sportivo in una emittente locale umbra) e il calciatore del San Paolo Padova Davide Matteini.
L'accusa? Il Teramo calcio avrebbe, in pratica, comprato la partita. Ecco come: "le indagini - fa sapere la Questura di Catanzaro - hanno portato alla luce come la dirigenza del Teramo abbia raggiunto tale risultato dando mandato all'esperto di frodi sportive, Ercole Di Nicola, direttore sportivo de L'Aquila e già indagato nell'operazione Dirty soccer, affinché combinasse il risultato dell'incontro procurando la vittoria al Teramo".
Di Nicola, per architettare la combine, si sarebbe avvalso, secondo gli inquirenti, della "collaborazione", in veste praticamente di intermediari, "di altri professionisti del calcio" quali Ninni Corda, allenatore del Barletta e già indagato, e di Giuliano Pesce. "Modico" il prezzo che, stando agli inquirenti, sarebbe stato pagato per chiudere l'accordo: trentamila euro".
Il presidente teramano Campitelli, che sarà sentito dagli inquirenti la prossima settimana, rigetta ogni ombra e ostenta sicurezza. "Sono tranquillo, ha dichiarato, la verità dovrà per forza venire a galla" concludendo che al momento si occupa soltanto di allestire la squadra per la prossima serie B. Una categoria conquistata alla fine della stagione dopo un duello testa a testa con l'Ascoli, ma ora rimessa in discussione dall'inchiesta catanzarese.
Redazione Agenzia Stampa Italia