Ma a cambiare stavolta, rispetto alle avulse partite di campionato, è il risultato finale che significa accesso alla semifinale di coppa Italia contro la Roma di Garcia e fieno in cascina sotto il profilo psicologico per il prosieguo delle stagione.
E’ il solito Napoli arrembante ma poco incisivo in avanti che, grazie ad un Jorginho sopra le righe a dirigere l’orchestra di centrocampo, domina in lungo in largo una Lazio volenterosa e ben disciplinata tatticamente che viene eliminata solo grazie alla superiorità tecnica di un Napoli che schiera in campo, ad onore del vero, il miglior undici possibile a disposizione di Benitez.
E ci vuole il colpo di genio dell’uomo più tecnico in campo, di quel Higuain che fino all’82° sembrava continuare sulla falsariga delle ultime deludenti prestazioni e che invece ci mette la zampata vincente in un’azione tutta di stampo madridista, iniziato con il tiro di Callejon e finalizzato dall’asso argentino con un pregevole tacco che ha sorpreso l’estremo difensore Berisha.
Primo tempo che entrambe le squadre giocano su buoni livelli ma senza pathos e che si ricorda solo per il palo esterno colpito da Jorgihno e per qualche salvataggio della retroguardia biancoceleste molto attenta in fase di contenimento ma non altrettanto in fase di ripartenza dell’azione.
Nel secondo tempo, prima del gol è il Napoli a recriminare per un paio di azioni in contropiede sciupate da Hamsik e Callejon e soprattutto per un rigore sacrosanto al 5° della ripresa non concesso agli azzurri per fallo di Novaretti su Higuain.
Alla lunga il Napoli esce vittorioso grazie agli uomini di maggior spessore e ad un’inversione di tendenza nel possesso palla, questa volta non fine a sé stesso ma pensato e ragionato dai palleggiatori azzurri Inler e Jorgihno.
Da segnalare l’ennesima prestazione deludente dei terzini Maggio e Reiveillere e di Insigne il quale, al momento della sostituzione, ha risposto con un plateale gesto di stizza ai fischi, forse esagerati, che gli sono piovuti addosso dagli spalti del San Paolo.
Un successo alla fine meritato e che fa morale per gli azzurri a cui ora spetta un febbraio frenetico tra campionato, Europa League e coppa Italia, con il doppio match di semifinale contro la Roma di Garcia che da antagonista sul mercato ora lo diventerà anche sul rettangolo verde con qualche motivazione in più, oltre alla voglia di vincere, che dovrà accompagnare gli uomini di Benitez nell’affrontare questo difficile impegno.
Ma la partita di oggi ha dimostrato che il Napoli c’è e con i recuperi di uomini come Behrami e Zuniga e con questo Jorginho ammirato oggi si prospetta una grande semifinale, magari con qualche regalo last minute che potrebbe arrivare da De Laurentiis in questi ultimi giorni di mercato. Fernando Cerrato – Agenzia Stampa Italia
Napoli (4-2-3-1): Reina 6; Maggio 4; Fernandez 6; Albiol 6,5; Reveillere 6,5; Inler 6,5; Jorginho (90° Dzemaili s.v.) 7; Callejon 6; Hamsik 6 (75° Pandev s.v.); Insigne 4,5 (68° Mertens 6); Higuain 6. All. Benitez 6.
Lazio (3-4-2-1): Berisha 6; Ciani 6; Novaretti 6; Dias 6 (71° Biava 6); Konko 5,5 (33° Cavanda 5); Onazi 6 (46° Gonzalez 5,5); Ledesma 6; Lulic 6; F. Anderson 5; Keita 6; Perea 6. All. Reja 6,5
Arbitro: Banti di Livorno
Assistenti di Linea: Di Fiore e Padovan
Quarto Uomo: Damato
Marcatori: 82° Higuain
Ammoniti: 15° Jorginho; 83° Higuain
Espulsi: nessuno
Recupero: 3’ p.t.; 3’ s.t.
Spettatori: 40.000 circa
SALA STAMPA
Benitez: “Abbiamo disputato un ottimo incontro sia in fase difensiva che nella costruzione del gioco. Jorgnho può aiutare anche Inler. “Ho parlato con Insigne e sa che ha sbagliato”.
Reja: “ Il rammarico è non aver affrontato il Napoli a pieno organico”. “Cannavaro ragazzo eccezionale”.
Rafael Benitez è visibilmente soddisfatto del risultato e di un Napoli finalmente ritrovato a centrocampo ed in fase difensiva, con un Jorginho che si è già integrato dei meccanismi del tecnico spagnolo che ne tesse le lodi a 360 gradi.
“Jorgihno ha grande intelligenza anche se manca di struttura fisica ma è giocatore di talento. A me piace giocare due partite alla settimana perché vuol dire che c’è un obiettivo da raggiungere anche se per chi gioca una partita a settimana è più facile il recupero”
Il tecnico azzurro interviene anche sul brutto gesto di Insigne al momento della sostituzione. “Insigne ha sbagliato e lui lo sa che ha sbagliato ma devo dire ai tifosi che prima di fischiare bisogna aspettare la fine della partita: così non è modo di tifare”.
Parlando ancora dei singoli, Benitez, andando in controtendenza, tesse le lodi del suo capitano: “Maggio secondo me ha disputato un’ottima partita. E difficile marcare Keita e lui ha fatto un grandissimo lavoro. Fisicamente ha dimostrato di stare ad un livello altissimo”
Abbiamo disputato un’ottima partita in fase difensiva e molto concreti in attacco. Sono soddisfatto dell’atteggiamento della squadra e dell’intensità dimostrata. Oggi il palleggio non è stato velocissimo ma abbiamo verticalizzato di più e concesso poco in difesa.
La chiosa è sulla semifinale contro la Roma: “Sappiamo che la Roma sta facendo bene ma contiamo sul recupero pieno di Hamsik, Beherami. Abbiamo una rosa forte abbiamo bisogno di crescere.
Sul mercato: “Henrique è giocatore eclettico può giocare a centrocampo ed in difesa, non per nulla è un nazionale brasiliano. Se arriva qualcun’altro sono contento ma sono soddisfatto della rosa che deve solo trovare equilibrio nella turnazione. Inler è professionista al 100% e soprattutto fa cose che gli dico; a volte le fa bene a volte meno ed è completo sia nel coprire che nell’aiutare la fase difensiva. Jorginho sicuramente lo può aiutare”
E’ un Reja che non è soddisfatto del risultato ma lo è della prestazione contro un Napoli che a suo dire ha disputato un’ottima gara. Il goriziano recrimina solo per gli infortuni che hanno condizionato i biancocelesti anche nel corso della partita.
“Il problema nostro sono stati gli infortuni, i ragazzi hanno fatto un’ottima partita. Il nostro problema sono stati gli infortuni. Una Lazio più consistente fisicamente avrebbe potuto fare qualcosa di più. Il Napoli ci ha concesso qualcosa nel primo tempo ma non abbiamo sfruttato la situazione”.
Su Hernanes non so nulla, io penso solo a lavorare con i giocatori che mi sono messi a disposizione dalla società. Questo mercato di gennaio è troppo lungo bisognerebbe dimezzarlo poiché nolente o volente condiziona la mente dei giocatori. Il rammarico è essere usciti non quello di non disputare i tre derby. Il Napoli ha giocato un’ottima partita con un grande Callejon grande calciatore che sa attaccare benissimo gli spazi. Noi abbiamo fatto un’ottima prestazione. Reja dice la sua anche su un suo ex pupillo ai tempi del Napoli: “Cannavaro è chiaro che sta vivendo un momento di disagio ma ci può stare nell’arco di una carriera. Io posso dire che è un ragazzo straordinario ed è stato mio capitano di lungo corso”.
Fernando Cerrato. - Agenzia Stampa Italia