(ASI) Perugia. Quattro gol tutti in una volta, gioco spumeggiante, Taddei ritrovato, Parigini e Spinazzola sugli scudi, Bisoli che rivendica di averci sempre creduto e predica continuità. Insomma, la giornata perfetta, e arrivederci polemiche.
Ascoli è lontana, il Perugia si riprende il cammino interrotto e si rilancia. Anche la classifica torna a sorridere, coi grifoni che tornano nella parte sinistra della graduatoria dopo dodici partite. Le buone notizie cominciano dagli aspetti tattici. Il Perugia con la mediana a tre (Rizzo e Della Rocca con Taddei in mezzo) dà equilibrio al gioco e consente ai tre davanti (Parigini e Fabinho ai lati di più Ardemagni) di giocare più in profondità e, quindi, più incisivamente. Ma un contributo importante viene anche dalle fasce, con Del Prete e Spinazzola bravi a spingere senza sosta, ad accorciare la squadra, a creare superiorità numerica con i compagni delle rispettive corsie. E, poi, le mezzali Della Rocca e Rizzo, propositivi e intraprendenti, capaci di inserirsi e di variare così i temi d'attacco. Il Brescia è squadra che gioca e lascia giocare, ma è particolarmente temibile se può manovrare nella metà campo avversaria. Kupisz, Morosini e Geijo, per non dire di Andrea Caracciolo, che da Perugia inizio la sua carriera, sono bravi con la palla tra i piedi e temibili negli ultimi venti metri. E uno dei meriti principali del Perugia è stato proprio quello di soffocare sul nascere le iniziative dei lombardi, impedendo loro di essere pericolosi, tranne in un paio di circostanze, a risultato ormai acquisito. Fatto questo, i grifoni hanno potuto distendersi e cercare le giocate palla a terra, nonostante il terreno pesante per la pioggia. Mai leziosa, sempre ficcante e concreta la manovra dei biancorossi. Movimenti sincronizzati, sempre almeno due soluzioni per il portatore di palla, ritmi alti, giocate veloci, cambi di campo a cercare spazi. E un approccio mentale forte, quello che serve nella cadetteria. Tutto vero, tutto bello, con quattro gol a sancire una superiorità mia in discussione. Con una nota particolare per il secondo, quello di Parigini alla mezz'ora del primo tempo, che ha virtualmente chiuso la partita.
Bisoli non si esalta, tra sette giorni c'è la trasferta di Avellino. Giusto tenere alta la concentrazione, perché quella campana è una squadra difficile. Ma il Perugia visto oggi va in Irpinia con molte, rassicuranti certezze in più.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia